4. Prova sul campo


Dopo un periodo "standard" di rodaggio, che portiamo sempre avanti sulle cuffie in arrivo sul nostro banco di prova, abbiamo creato il nostro personale benchmark fatto di varie tracce musicali, sia .FLAC che .mp3, videogiochi e titoli in qualità Blu-Ray (audio AC3 o DTS).

La sorgente di riferimento è una ASUS Xonar D2X, sicuramente migliore rispetto ai classici sistemi integrati su una scheda madre, a cui comunque potremo fare riferimento qualora si evidenzino particolari comportamenti.


ASUS Cerberus Arctic Edition 4. Prova sul campo 1  ASUS Cerberus Arctic Edition 4. Prova sul campo 2 


Ad un primo impatto le ASUS Cerberus rivelano una una scena sonora che appare da subito molto ampia, più di quanto si possa volere per il puro ascolto musicale, avvicinandole più alla classe delle cuffie multicanale sotto l'aspetto headstage.

Da queste ultime le Cerberus non prendono fortunatamente né la tipica risonanza (effetto cava), né i bassi sovrastanti, offrendo un bilanciamento neutrale e sufficiente chiarezza.

I bassi si presentano secchi, non molto rotondi e pieni ma potenti; buona invece l'estensione sugli alti che non risultano mai taglienti. 

Tutto considerato, le Cerberus non sembrano particolarmente a loro agio nel puro ascolto musicale poiché non molto "coinvolgenti", ma con il prosieguo dei test abbiamo capito meglio dove intendevano colpire i progettisti di questo headset gaming.


ASUS Cerberus Arctic Edition 4. Prova sul campo 3


Siamo quindi passati ad un campo di prova più congeniale per le nuove ASUS Cerberus Arctic Edition, ovvero il gaming, utilizzando Counter Strike in qualità di metro di giudizio a noi molto "familiare", benché il recente aggiornamento al comparto sonoro (fine 2015) abbia migliorato la qualità di molti effetti facilitando il lavoro a parecchi headset.

In tale frangente siamo riusciti a percepire i punti di forza che possono essere generati dalla particolare scena sonora di queste cuffie, con dei bassi equilibrati, ma comunque ben presenti, che non vanno mai a sovrastare le frequenze medie.

In Counter Strike spari e passi risaltano definiti con le Cerberus che si trovano nettamente a proprio agio rivelandosi per quello che sono: un validissimo strumento da utilizzare in gioco.

Su avventure di tipo diverso, più "parlate" e con colonne sonore ben studiate, come ad esempio The Witcher 3, torniamo ad un giudizio più simile a quello già espresso nella prima parte di questa analisi, in merito all'ascolto musicale.

Le ASUS Cerberus sono indubbiamente, e fortemente, indirizzate agli amanti degli FPS.


ASUS Cerberus Arctic Edition 4. Prova sul campo 4 


Il comfort delle Cerberus è stato messo alla prova in uso reale, per un periodo superiore alle sei ore filate di gioco competitivo.

Le larghe dimensioni interne e l'ottima imbottitura ci hanno consentito di apprezzare una certa comodità, almeno considerando la fisionomia di chi vi scrive, superando il suddetto test senza dover fare alcun appunto a margine.

L'unico aspetto che tende a destare una certa preoccupazione, per quanto non si sia mai riflesso nell'uso pratico, è la mancanza di un sottile strato di foam o di un tessuto più spesso sulle plastiche interne al padiglione, che andrebbe a migliorare il comfort sull'orecchio esterno.

Ma anche la fascia principale potrebbe di certo giovare dall'aggiunta di un'ulteriore imbottitura ...



Da questa recensione in avanti abbiamo deciso di svolgere anche il test di registrazione per il microfono, così da poter fornire ai nostri lettori un'idea il più precisa possibile della resa con programmi come Teamspeak e Skype.

È importante notare che, a causa di un elevato numero di variabili, i nostri test potrebbero differire leggermente dalle prestazioni reali.