3. Viste da vicino - Parte seconda
La qualità costruttiva sfoggiata dalle ASUS Cerberus è senza dubbio all'altezza di un prodotto con questo posizionamento di prezzo, cioè senza particolari difetti né problemi strutturali, ma non mancano alcune "imperfezioni".
Il tessuto di rivestimento, nella parte inferiore della fascia, è fissato alla stessa con una normale cucitura ai bordi, mentre in corrispondenza dei padiglioni è stata lasciata volante.
Il meccanismo elastico, alla base di tutto il sistema, scorre infatti nella banda e non nei supporti laterali dei padiglioni, così come accade in molte altre soluzioni concorrenti.
I supporti laterali, in plastica, restituiscono una sensazione solida e sono rifiniti con precisione.
Il movimento basculante dei padiglioni principali, necessario per un'adesione migliore in funzione delle dimensioni della testa, è affidato ad uno snodo in plastica.
L'elemento è fabbricato in modo da sopportare la normale usura ma, ancora una volta, vale la consueta raccomandazione di non maltrattarle troppo ...
Sul margine inferiore del padiglione sinistro troviamo il connettore per il microfono flessibile, consistente in un semplicissimo jack da 3,5mm, che rende le Cerberus compatibili con un buon range di possibili ricambi.
Non c'è però alcun sistema di inserimento a scatto, che renderebbe solido l'inserimento del microfono anche con il passare del tempo.
Seguendo il cavo, telato e di ottima fattura, giungiamo al controllo in linea, ovvero una piccola unità dotata di molletta per l'aggancio sui vestiti con integrati i controlli basilari come quelli per il volume e la disattivazione del microfono.
Troviamo inoltre, dotazione piuttosto insolita per delle cuffie gaming, un secondo microfono posizionato esattamente in corrispondenza del foro, che entra in azione quando non è collegato alcun elemento nell'alloggiamento primario sotto il padiglione.