5. Muoversi in 2D e 3D - Parte seconda


Andremo ora un po' in profondità su alcuni concetti: niente di questo è assolutamente necessario per il nostro discorso, ma torna utile a capire i motivi che stanno dietro ai nostri consigli ed a smantellare con precisione alcune leggende metropolitane, tra cui l'utilità di avere molti DPI.


La sensibilità dai gradi ai pixel

Con un certo valore di DPI e di sensibilità, la distanza di 360 rimarrà totalmente invariata qualsiasi sia la risoluzione in uso, ma allora perché si dice che alte risoluzioni pretendono valori di DPI elevati?


Come scegliere un buon mouse da gioco 5. Muoversi in 2D e 3D - Parte seconda 1


Prima di tutto introduciamo un altro concetto di base, ovvero il campo visivo, Field of View in inglese (FOV), che ci indica quanto è larga orizzontalmente la nostra visuale, esprimendo questo angolo piano in gradi sessagesimali.

Grazie a tale valore abbiamo un utile collegamento matematico tra pixel e gradi di FOV.

In questo modo portiamo il concetto di sensibilità in termini legati alla risoluzione, esprimendo la distanza tra i punti in pixel invece che in gradi.

Ma mentre nel concetto di sensibilità "nello spazio" la distanza in gradi tra i punti ha sempre lo stesso valore, ci accorgiamo che tale distanza espressa in pixel, ovviamente, cambia in funzione di FOV e risoluzione orizzontale.

Cosi facendo la densità di punti nella griglia di sensibilità in termini di punti per grado è sempre costante, ma la stessa espressa in termini di punti per pixel risulta diminuire all'aumentare della risoluzione orizzontale.

Lasciando questi termini matematici per passare a vocaboli "gaming", la sensibilità come densità per grado va a definire i cm/360 e quindi il nostro stile di gioco, mentre la densità per pixel definisce la fluidità del movimento, ma perché?

La motivazione è che la nostra griglia dovrà essere sufficientemente densa, una volta proiettata in 2D, da implicare sufficienti punti approssimando con successo il movimento reale del nostro mouse sullo schermo, senza che il nostro sistema nervoso percepisca una differente fluidità tra i due moti.

Solitamente, la sensibilità assume valori tali per cui ogni count inviato è in grado di ruotare la visuale di un angolo molto piccolo, nell'ordine dei millesimi di angolo radiante.


Come scegliere un buon mouse da gioco 5. Muoversi in 2D e 3D - Parte seconda 2  Come scegliere un buon mouse da gioco 5. Muoversi in 2D e 3D - Parte seconda 3 


In queste condizioni ideali dovremmo essere in grado di muovere il cursore da pixel a pixel senza saltarne alcuno (pixel skipping) ed il nostro tracciamento sarebbe da considerarsi preciso, fluido ed ottimale (in termini anglosassoni ci si riferisce a questa condizione come pixel precise).

Il tassello che ci manca per verificare che questo accada è la formula sottostante, elaborata dall'utente wo1fwood nel suo An Overview of Mouse Technology, pubblicato per la prima volta nel 2012 sul forum di Overclock.net.


Come scegliere un buon mouse da gioco 5. Muoversi in 2D e 3D - Parte seconda 4 Questa formula ci fornisce un'idea precisa della massima sensibilità utilizzabile ad una data risoluzione.


Ora che abbiamo definito il necessario, possiamo, usando la formula di cui sopra (con m_yaw 0.022, FOV 90), rapidamente calcolare la sensibilità massima impostabile prima di incappare nel fenomeno di pixel skipping, che si verifica quando la nostra precisione non è accettabile.


Risoluzione Orizzontale
Sensibilità massima (CSQuake)
1024 ( XGA 1024*768 4:3)
5.09
1280 (SXGA 1280*1024 5:4) 4.07
1366 ("HD Ready" 1366*768 16:9))
3.81
1920 (FHD 1920*1080 16:9)
2.7
2560 (QHD 2560*1440 16:9)
2.03
3840 (4K 3840*2160 16:9)
1.35
11520 (3-monitor 4K)
0.45


Nella tabella soprastante abbiamo calcolato il valore massimo di sensibilità (nella scala usata su Counter Strike, traducibile per altri titoli tramite il sito mouse-sensitivity.com) utilizzabile a differenti risoluzioni, prima di incappare nel pixel skipping, una situazione certamente non ideale.

Se il valore di sensibilità supera il limite ad una data risoluzione è conveniente ridurlo, alzando al contempo i DPI del sensore per mantenere inalterata la distanza di 360.

Per dare un senso a questi valori dobbiamo far notare anche che superare il valore di sensibilità indicato per il 4K può essere meno problematico che superare quello indicato a 720p.

Questo perché il fenomeno di pixel skipping è tanto più evidente tanto è più bassa la densità dei pixel su uno schermo, per una questione di acutezza visiva dell'occhio umano.

L'unica cosa che deve interessarci è mantenere una sensibilità sufficientemente bassa perché il movimento ci appaia fluido e la nostra mira precisa.

Arrivati a questo punto, dovremmo pensare che l'ideale sia alzare al massimo i valori di DPI ed utilizzare una congrua sensibilità in gioco.

Questo può essere generalmente vero, ma solo se il vostro mouse è effettivamente in grado di tracciare in maniera accurata anche ad un'elevata risoluzione (DPI): se cosi non fosse, l'uso di alte risoluzioni in combinazione con sensibilità in gioco più basse amplifica notevolmente i "difetti" del sensore traducendosi in un tracciamento inadeguato.