Adobe ha appena rivelato che uno dei suoi server è stato violato.

Le indagini sono ancora in corso ma, quello che si sa per certo è che degli hacker avrebbero avuto accesso a dati criptati di ben 2,9 milioni di clienti.

Adobe sottolinea che i dati vengono crittografati, e quindi dati sensibili come i numeri di carte di credito non "dovrebbero" essere utilizzabili.

Oltre a questo, emerge che gli hacker potrebbero aver messo mano al codice sorgente di almeno tre prodotti Adobe: Acrobat, ColdFusion e ColdFusion Builder.

Questo va di pari passo con un rapporto di Brian Krebs, dove afferma che lui e un suo compagno ricercatore, avevano già scoperto sul server privato di alcuni hacker circa 40 GB di codice sorgente di prodotti Adobe

Ora al di là delle ovvie ripercussioni in termini di business per Adobe, bisogna chiedersi cosa potranno fare questi hacker con dei codici sorgente di prodotti come Acrobat, (lettore ufficiale di PDF di Adobe) che è praticamente uno dei software più comuni e diffusi.

Adobe ha sempre affermato che era impossibile violare i suoi server, ma a quanto pare Ethan Hunt e soci non la pensavano alla stessa maniera e hanno raccolto il guanto di sfida.

Mission Impossible...Possible.