Nella tarda serata di mercoledì 8 aprile 2015 la nota emittente televisiva francese TV5 Monde
è stata attaccata dall'ISIS.
Gli hacker del califfato sono stati in grado di inibire le trasmissioni di tutti i programmi
televisivi, nonché di defacciare e oscurare il sito web, prendere il completo possesso
dei canali YouTube, Twitter, Instagram, etc., e anche di creare contestualmente un falso
profilo Google+ dove inneggiare all'ISIS:
Europa. Hacker attaccano TV5 Monde: 'Siamo dell'Isis', stop trasmissioni e sito - LaPresse
Impossibilitati ad alcuna attività editoriale, ai responsabili di TV5 Monde non è restato altro
da fare che emettere un comunicato sul sito web della tv pubblica francese per mettere a
conoscenza il pubblico della grave situazione.
Oltre il comunicato, si è pensato di far intervenire i colleghi di un'altra testata giornalistica
presso la propria struttura, resa ormai del tutto inservibile.
Facendo il giro della redazione, la videocamera dei colleghi si è quindi trovata a registrare
lo stato d'animo di vari responsabili, giornalisti e tecnici di TV5 Monde, tra i quali David Delos,
ripreso in una delle stanze della redazione.
Ma no, non posso crederci! Incredibile!! Cosa si può leggere alle spalle del giornalista in questo fermo
immagine (che ridotto e compresso per ovvi motivi non è chiaro come nel video in originale):
Le 13h de France 2 : journal télévisé du 9 avril 2015 en replay
Si, è proprio così, non è un video-montaggio! Sono le password degli account YouTube e Instagram
dell'emittente!!
A far venire a galla, per primo, la sconcertante circostanza è stato un attento internauta, pent0thal,
che ha pubblicato la scoperta sul proprio profilo twitter:
https://twitter.com/pent0thal/status/586280487058022400
Ora, non solo il fatto in sé, cioè quello di non mantenere in tutti i modi la riservatezza delle credenziali
di accesso a mezzi così rilevanti come i canali informatici di pubblicazione delle notizie (è irrilevante se
all'interno della propria struttura) è del tutto inaccettabile, ma la circostanza peggiore in assoluto è
stata, imho, la scoperta che la password scelta dalla redazione fosse:
"lemotdepassedeyoutube"
cioè, in italiano:
"lapassworddiyoutube"
Appare evidente che a seguito di tutto quanto accaduto nei mesi scorsi, questi tizi non hanno ancora
compreso quanto di grave stia accadendo e non hanno realmente imparato nulla del rischio che in
questo modo si corra.
Soprattutto ho avuto altri riscontri che la cultura informatica non è latitante solo qui da noi.