Questo film è geniale; è divertente, ben interpretato e fa riflettere, nel paradosso che presenta: la virtualità ha raggiunto e superato la veridicità della realtà, la realtà supera l'immaginazione...o è l'immaginazione che rende reale ciò che non lo è? Perchè è evidente che SIMONE non esiste, anche all'occhio meno smaliziato...eppure la sua figura assume connotati del tutto reali; una figura dalla presenza e influenza (planetaria!) del tutto concrete, molto più di qualunque persona "vera"...
Qual'è la morale? Vogliamo così intensamente che il sogno diventi realtà da non riuscire (o volere) più a distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è? A voi l'ardua sentenza...e la visione, molto meno ardua, di questo bel film...