Originariamente inviato da
frakka
C'è un problema di fondo: Hai intenzione di protestare con il soggetto sbagliato. Che Panasonic ti dia o meno retta, non è Panasonic che è responsabile nei tuoi confronti per un oggetto che ti è stato venduto da Euronics ma Euronics stessa.
Il codice del consumo (Decreto legislativo 06.09.2005 n° 206 , G.U. 08.10.2005 e successive modificazioni) sancisce in maniera chiara ed inequivocabile che l'unico soggetto responsabile verso il consumatore della conformità di un bene ai requisiti dichiarati è il venditore e non il produttore del bene.
Il venditore (inteso come professionista che vende un bene o eroga un servizio, non si applica alle transazioni tra privati) e solo lui ha l'obbligo legale, nei confronti del consumatore, di ottemperare a quanto necessario per il ripristino dei difetti di conformità riscontrati nel bene nei 24 mesi successivi all'acquisto (se l'acquisto è effettuato dal consumatore per l'uso al di fuori di attività professionali, sostanzialmente con scontrino invece che con fattura. Il termine di 24 mesi si applica sia ai beni nuovi che nel caso di compravendita di un bene usato ma nel caso dell'usato il termine legale può, previo accordo delle parti, essere ridotto a 12 mesi).
Quindi:
- Per quanto le grandi catene (negozi fisici o store online che siano) ne facciano largo uso, la prassi di rimandare il cliente ai centri di assistenza del produttore è assolutamente priva di fondamento legale: E' il venditore che ha l'obbligo di provvedere nei confronti del consumatore di far ripristinare, sostituire o rimborsare il bene. Anche nel caso il contratto di vendita riporti esplicitamente delle clausole volte a eludere questi vincoli, queste sarebbero automaticamente nulle (è proprio previsto dal codice). Forse fà eccezione Amazon perchè, in alcuni casi, usa una formula un pò particolare: credo di ponga solo come intermediario e non come vero e proprio venditore.
- Il consumatore ha tempo due mesi per segnalare al venditore il difetto riscontrato e chiederne il ripristino. Di fatto se l'ultimo giorno di validità della garanzia legale si presenta un difetto di conformità il consumatore ha tempo due mesi per segnalare il problema al venditore e chiedere il ripristino, portando quindi a "26" mesi il periodo di responsabilità del venditore nei confronti del consumatore.
- Il venditore potrà poi eventualmente rivalersi sul proprio fornitore esercitando il diritto di regresso (non è un errore di battura, è proprio "regresso").
- Eventuali garanzie che eccedano il termine di 24 mesi sono fornite da chi le ha promesse secondo i termini concordati. In questo caso, quindi, se hai acquistato un prodotto "garanzia aggiuntiva" da Euronics è ancora Euronics (eventualmente per il tramite della finanziaria cui generalmente si appoggiano per questo tipo di servizi) che deve provvedere al ripristino, alla sostituzione del bene o al rimborso delle spese sostenute (secondo i termini previsti) e non Panasonic. Se l'estensione di garanzia è invece un prodotto Panasonic rivenduto da Euronics, in questo caso devi vedere i termini dell'estensione di garanzia per sapere contro chi ti devi rivalere dato che sei già fuori dal termine previsto per legge.
C'è sempre la possibilità che Panasonic, per vie brevi e/o per questioni di cura del cliente, decida di rimborsarti, ripararti o sostituirti la telecamera: In questo caso, di tratterebbe comunque di un gesto di buona fede da parte di Panasonic che non ha alcun obbligo legale in tal senso.