3. Metodologia - parte seconda


Passiamo ai test di carico simulato con il nostro PowerKiller ...


Test con carico

Alimentatori: metodologia e strumentazione di test 3. Metodologia - parte seconda 1 


Le prove di carico vengono condotte mediante l'utilizzo del nostro banco prova, battezzato PowerKiller per la sua grande capacità di assorbimento.

Collegando l'alimentatore direttamente alla morsettiera abbiamo modo di effettuare una simulazione di carico reale o il test di crossload tramite adattatori.

Nel test di carico lineare le linee da 3,3V e 5V vanno ad alimentare un carico statico da 38W, comparabile con quello fornito dalle periferiche installate in una postazione high-end, mentre la linea da 5Vsb e da -12V erogano, rispettivamente, 0,5 e 0,1A.

Le linee da 12V vengono convogliate su un carico attivo controllabile mediante il potenziometro a 10 giri; in tal modo possiamo assorbire fino 1850W continui o simulare picchi superiori ai 2000W.

Durante la fase di test si annotano i dati di tensione, corrente e potenza, oltre a generare gli screenshot sul ripple delle tensioni d'interesse al 50 ed al 100% del carico nominale.

Di seguito riportiamo quelli relativi alla linea da 12V del Thortech Thunderbolt Plus da 1200W.


Alimentatori: metodologia e strumentazione di test 3. Metodologia - parte seconda 2  Alimentatori: metodologia e strumentazione di test 3. Metodologia - parte seconda 3 
Low Frequency Ripple 12V @ 50%
PWM Frequency Ripple 12V @ 50%
Alimentatori: metodologia e strumentazione di test 3. Metodologia - parte seconda 4  Alimentatori: metodologia e strumentazione di test 3. Metodologia - parte seconda 5 
Low Frequency Ripple 12V @ 100%
PWM Frequency Ripple 12V @ 100%


Precisiamo che a partire dalla recensione dell'Enermax Revolution87+ da 850W abbiamo provveduto ad inserire tra il cavo e la sonda dell'oscilloscopio due condensatori da 10 e 0,1 uF, in accordo con quanto richiesto dallo standard ATX.

Questa modifica causa una forte riduzione nell'ampiezza del ripple rilevato, motivo per cui i valori restituiti a partire dalla recensione indicata saranno inferiori a quelli delle precedenti, ma solo ed esclusivamente per la presenza dei condensatori e non per una differenza di qualità dell'uscita rispetto alle precedenti recensioni.

Contestualmente alla prova si rilevano la temperatura ambiente e quella dell'aria espulsa dall'alimentatore o di quella interna nel caso di alimentatori ibridi/fanless.

Tale dato non viene riportato all'interno della recensione perchè non è da ritenersi interessante a meno di eventuali anomalie al sistema di raffreddamento (es. gestione ventola inadeguata).

 

Crossload

Il test di crossload viene infine ottenuto collegando la linea da analizzare al carico attivo mediante adattatori.

L'espediente si è reso necessario per non complicare oltremodo la circuiteria interna del PowerKiller; generare infatti un carico dinamico per tutte le linee sarebbe diventato particolarmente dispendioso.

Nello specifico, il test di crossload sulla linea da 3,3V viene effettuato prelevando la corrente in parte da 3 cavi SATA indipendenti ed in parte (4,5A) dal cavo ATX.

I cavi SATA, tramite adattatori, vengono collegati agli ingressi destinati ai 12V consentendo così di porre un carico dinamico che si va a sommare a quello presente sul cavo ATX, quest'ultimo è disinseribile e lo si attiva per valori superiori ai 5A.

Il crossload sulla linea da 5V viene invece ottenuto prelevando la corrente esclusivamente da 3 cavi  Molex indipendenti.

Una parte della corrente (4,5A) viene indirizzata al carico passivo (disinseribile) riservato ai 5V, mentre la restante, sempre tramite adattatori, confluisce alle porte originariamente destinate alla linea da 12V quindi con carico variabile.

Per finire, il crossload sulla linea da 12V viene fatto collegando i soli cavi EPS/PCI-E e Molex.

Ai due connettori Molex collegati al carico passivo vengono anteposti adattatori così da escludere il collegamento dei 5V, allo scopo di assorbire corrente dai soli 12V.

 

Efficienza

Il test di efficienza viene effettuato in concomitanza della prova con carico lineare.

ll test, tuttavia, non rispetta pienamente i requisiti richiesti per la certificazione 80Plus, dal momento che le specifiche prevedono un carico dinamico su tutte le linee.

Il nostro banco prova può generare un solo carico variabile destinato alla sola linea da 12V.

Nello specifico, il PowerKiller consente, come precedentemente indicato, di applicare i seguenti carichi:

  • da 0 a 150 A sui 12V (limite imposto per rientrare nello 0,5% d'errore)
  • 4,5 A statici sui 5V
  • 4,5 A statici sui 3,3V
  • 0,5 A statici sui 5Vsb
  • 0,1 A statici sui -12V 

La potenza assorbita dalla rete elettrica viene rilevata dal Wattmetro insieme al fattore di potenza.


Sovraccarico

Per finire, procediamo con il test di sovraccarico, con il quale portiamo l'alimentatore al massimo valore di potenza erogabile prima che eventuali sistemi di protezione intervengano facendolo spengere o si arrivi, addirittura, alla rottura nel caso tali sistemi non siano presenti o risultino inadeguati.