5. ZM-M600R - Parte seconda


Zalman Z-Machine ZM-K700M & ZM-M600R 5. ZM-M600R - Parte seconda 1 


Entrambi i pulsanti principali risultano essere estremamente precisi e stabili, senza alcun dubbio merito degli switch OMRON di cui sono dotati.

Buona anche la rotellina in gomma, priva di qualsiasi gioco meccanico, che presenta una pratica zigrinatura atta a garantire un grip ottimale.


Zalman Z-Machine ZM-K700M & ZM-M600R 5. ZM-M600R - Parte seconda 2 


La connessione dello Zalman ZM-M600R al PC è affidata ad un cavo USB con connettore placcato oro ed uno sleeving in tessuto di ottima fattura.


Zalman Z-Machine ZM-K700M & ZM-M600R 5. ZM-M600R - Parte seconda 3 


La coppia di LED RGB posti in corrispondenza del logo e della rotellina di scroll si occuperanno di illuminare le due zone in modo indipendente.

Il logo dorsale verrà difatti illuminato con tutte le combinazioni possibili tramite un piacevole effetto dissolvenza.

Data l'assenza di un software di gestione, non sarà possibile scegliere in alcun modo il colore dei due LED in tempo reale.

Non resterà quindi che utilizzare il supporto ai custom firmware e registrare di volta in volta il file customizzato nella memoria flash integrata.


Zalman Z-Machine ZM-K700M & ZM-M600R 5. ZM-M600R - Parte seconda 4 


Parliamo quindi dell'illuminazione della rotellina, che si colorerà di soli quattro colori in base alla posizione del selettore dei DPI:

  • 600 DPI - Giallo;
  • 1000 DPI - Blu;
  • 1600 DPI - Rosso;
  • 4000 DPI - Viola.

Questa è un'ulteriore scelta poco ponderata da Zalman, soprattutto per i videogiocatori più attenti all'illuminazione complessiva del proprio sistema, che si troverà costretto ad avere un mouse che a default cambierà colore a proprio piacimento.

La suddetta "pecca" è comunque risolvibile utilizzando i firmware personalizzati tramite il procedimento descritto di seguito.


Utilizzo e scrittura del custom firmware

Zalman Z-Machine ZM-K700M & ZM-M600R 5. ZM-M600R - Parte seconda 5 


Come suggerisce la guida ufficiale, per sovrascrivere il firmware esistente con uno custom bisognerà effettuare alcune operazioni non propriamente semplici.

L'accesso alla memoria interna verrà effettuato tramite la pressione simultanea del tasto back ed i tre tasti (sinistro, destro e rotellina) per 5 secondi, dopo i quali il sistema disattiverà il mouse (avrete bisogno quindi di un mouse secondario o avere dimestichezza con la tastiera) e riconoscerà la memoria come un dispositivo di archiviazione esterno.

Fatto ciò, basterà copiare il firmware modificato con estensione .nef e disconnettere e riconnettere il mouse.

La procedura, seppur lievemente complessa, sembra alla portata di tutti, ma quello che non ci è dato sapere da Zalman è come effettivamente creare o modificare il firmware esistente.

Si presuppone e soprattutto si spera che l'azienda debba ancora rilasciare sul mercato un software apposito.