XPG LANCER RGB DDR5 6000 MT/s

11. Overclock

Per verificare la bontà dei chip utilizzati sulle XPG LANCER RGB DDR5 6000 MT/s, abbiamo cercato le combinazioni di timings, tensione e frequenze, tali da garantire un miglioramento delle prestazioni rispetto ai dati di targa.

Con molta sorpresa, nonostante un valore di 6000 MT/s di cui il kit è capace, siamo riusciti ad ottenere due impostazioni diverse: la prima ottenuta riducendo soltanto i timings e la seconda riducendo questi ultimi e aumentando al contempo la frequenza che, nel nostro caso, ha raggiunto i 6400MHz stabili per benchmark.

• Overclock #1: 6000MHz - CL30-38-38-28-66 2T - 1,40V - Gear 2
• Overclock #2: 6400MHz - CL30-38-38-28-66 2T - 1,45V - Gear 2
  

AIDA64 Memory Benchmark

Cominciamo con il test che mostra maggiormente le differenze ottenute in base alle differenti configurazioni, il Memory Benchmark di AIDA64.

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Con le impostazioni che vanno a toccare i soli timings notiamo un incremento vertiginoso dei valori di bandwidth in lettura, scrittura e copia, insieme ad un drastico calo della latenza d'accesso che scende a soli 56,9 nanosecondi, valore tipico di kit DDR4 ad altissime prestazioni.

Incredibilmente, poi, superiamo il valore di bandwidth massima di memorie a 6000MHz (96 GB/s), raggiungendo quasi 100 GB/s in lettura con queste impostazioni.

Spingendo ulteriormente la frequenza di funzionamento e raggiungendo i 6400MHz (DDR), poi, infrangiamo lo soglia dei 100 GB/s in tutti i campi, con livelli di banda passante paragonabili a piattaforme quad channel come X299 e Threadripper.

Anche la latenza cala ulteriormente, anche se non in maniera così spinta rispetto all'impostazione OC #1.

SuperPI 1M & 32M

Successivamente, abbiamo eseguito il SuperPI sia nella modalità 1M che 32M per valutare contemporaneamente le prestazioni in single thread con applicativi "legacy" e la stabilità delle impostazioni applicate.

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Discorso diverso, invece, con il SuperPI, che con entrambe le impostazioni di overclock fa segnare valori peggiori rispetto alle impostazioni di fabbrica, segno che i parametri caricati richiedono un'ulteriore ottimizzazione dei subtimings per garantire un incremento prestazionale degno di nota.

Cinebench R23

Per testare correttamente il miglioramento delle prestazioni in ambito multi thread ci siamo avvalsi della più recente iterazione di Cinebench, la R23.

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Con Cinebench, invece, notiamo in entrambi i casi una regressione nei punteggi raggiunti rispetto a quelli riportati nel benchmark di default, segno che le impostazioni utilizzate richiedono un miglior lavoro di ottimizzazione per raggiungere la piena stabilità.

Tom Clancy's Rainbow Six: Siege

Per testare invece l'incremento prestazionale in gaming, abbiamo utilizzato Siege, gioco competitivo capace di macinare centinaia di fotogrammi al secondo, ottimo per rilevare cambiamenti prestazionali nel sottosistema CPU/RAM.

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Con uno scenario di gioco come Rainbow Six: Siege, al contrario, assistiamo ad un miglioramento dei framerate, raggiungendo i 435 FPS con entrambe le impostazioni.

Frequenza massima

Infine, cercando di ottenere la massima frequenza possibile a discapito della stabilità, siamo riusciti a toccare i 6600MHz con i timings di targa e tensione VDD e VDDQ di 1,45 volt.

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Un valore impressionante raggiunto con raffreddamento tradizionale, che ci ha permesso di raggiungere la Top 50 tra i record di frequenza di memoria su HWBot.org.