Di seguito riportiamo un nuovo tipo di analisi dei consumi del harddisk in test, abbiamo creato un nuovo tipo di misurazione con l'ausilio del Benchmark IOMeter. I pattern utilizzati nelle varie sezioni di benchmark, sono studiati per stressare l'elettronica e la meccanica e quindi portare l'assorbimento di corrente al massimo.

Durante tutte le sezioni di test, sono state registrare le temperature di esercizio.


Consumo


Le misurazioni che riportiamo sono state eseguite con una pinza amperometrica TrueRMS.


Western Digital Velociraptor 150 Gbyte 10. Consumo, temperatura e rumorosità 1

A sorpresa meno di 3watt di consumo in idle. Valori questi che ci saremmo aspettati da un comune HD da 2,5” sicuramente non dal più performante disco rigido SATA sul mercato.

Western Digital Velociraptor 150 Gbyte 10. Consumo, temperatura e rumorosità 2 

Western Digital Velociraptor 150 Gbyte 10. Consumo, temperatura e rumorosità 3 

Massimo picco di assorbimento raggiunto in fase di lettura con pattern da 8mbyte. Corrispondente quandi al massimo transferrate del disco.

Western Digital Velociraptor 150 Gbyte 10. Consumo, temperatura e rumorosità 4 

Western Digital Velociraptor 150 Gbyte 10. Consumo, temperatura e rumorosità 5 

Nonostante i diversi test e prove, il disco sembra non utilizzare il rail +12volt per l'alimentazione. Unico picco di consumo in corrispondenza del test random su pattern da 512byte, questo significa che il massimo assorbimento avviene quando la testina è costretta a rapidi e continui movimenti nonostante la banda passante sia piuttosto bassa.



Temperature


Abbiamo volutamente lasciato il disco in esame su una superficie non dissipante durante tutti i nostri test, questo per rilevare le temperature che il supporto avrebbe potuto raggiungere durante lunghe fasi di stress test. La massima temperatura rilevata è stata di 36°. Complimenti al sistema IcePack che riesce a contenere ampiamente le temperature del disco, come potete immaginare la temperature di quest'ultimo se separato dal supporto dissipante sarebbero decisamente più alte. Il ridimensionamento su formato da 2,5” ha ridotto molto la massa dissipante rendendo la dissipazione aggiuntiva indispensabile.


Rumorosità


Se in passato si fosse cercato il peggior lato negativo dei Raptor sicuramente avremmo citato la rumorosità. Sebbene per qualcuno parlare di dischi rumorosi potrebbe rievocare i supporti di 10 anni fa, le vecchie generazioni dei Raptor erano molto rumorose soprattutto quando si affrontavano caricamenti o scritture di file di dimensioni molto contenute.

Abbiamo sperimentato ogni tipo di accesso al disco per verificare se e quando si fosse presentata un'eccessiva rumorosità, il risultato è stato molto buono e abbiamo riscontrato una rumorosità avvertibile solo in corrispondenza dei test con accesso random su pattern da 512byte.