8. Prova sul campo


Il Trust GXT 166 ha richiesto qualche prova in più rispetto a quelle che facciamo di solito, proprio per il numero elevato di tasti di cui dispone e la relativa ubicazione, motivo per cui siamo stati ben felici di riprendere dalla nostra libreria alcune delle migliori avventure digitali di questi ultimi anni, insieme a qualche F2P di ultima generazione.

Il primo aspetto da verificare è se la destinazione di uso "MMO" per il GXT 166 sia solo un operazione di marketing o una freccia in più del proprio arco.


Trust GXT 166 MMO & GXT 207 XXL 8. Prova sul campo 1 


La presenza dei tasti laterali è senza dubbio un elemento che incide radicalmente sull'ergonomia del mouse.

Durante i nostri test abbiamo verificato come gli stessi non siano un grosso impedimento al posizionamento del pollice che, comunque (e torniamo a ripeterlo), è sempre libero di muoversi, non avendo funzione di punto di contatto con il mouse come nelle prese di tipo claw e flat finger.

I vari tasti possono far entrare in confusione l'utilizzatore molto facilmente ma, con un po' di allenamento, si impara a sentire il feedback tattile dei tasti G11 e G14 centrali, che mostrano un leggero rilievo, abituandosi a navigare tra loro e sfruttando anche le diverse angolazioni delle quattro file su cui sono disposti.

La forza di attuazione dei tasti laterali è necessariamente elevata, questo per ridurre al minimo la possibilità di pressioni involontarie e per offrire un minimo di comodità e di appoggio al pollice.

Ottima l'ergonomia, che va a bilanciare in modo perfetto l'eccessiva profilatura dello chassis, che renderebbe la presa troppo rilassata rispetto al profilo lineare di molti altri mouse palm.

Sebbene l'idea dei tasti laterali non sia cosi originale, la forma che Trust ha dato a questo progetto ha senza dubbio i suoi particolari punti di forza, questo è innegabile.

Il feedback della rotellina di scorrimento non è cosi deciso come su altri mouse, del resto il GXT 166 è un mouse da MMO, in cui lo scroll ha quasi sempre l'unica funzione di regolare la visuale, scorrere l'inventario o cambiare arma.


Trust GXT 166 MMO & GXT 207 XXL 8. Prova sul campo 2 


Per testare il GXT 166 abbiamo pensato di iniziare da capo l'avventura di Mass Effect 3 nei panni di un Comandante Shepard classe Ricognitore, un gioco rischioso e letale, dove le combo fanno la differenza ...

Sia su ME3 che su Path of Exile e in altri titoli provati, il GXT 166 si è rivelato un arma veramente efficace, che mette a disposizione qualcosa che altri mouse semplicemente non hanno.

Il suo "peso" è evidente nei titoli MMORPG più classici e complicati come WoW, ma il divertimento è assicurato anche in alcuni action che ammettono un gioco più semplice, come appunto ME3 o anche Deus EX.

Arrivati a questo punto, rimane una sola domanda: il GXT 166 va bene anche per sessioni occasionali di gioco su altri generi di titoli?

Generalmente sì, soprattutto dopo aver superato l'iniziale fastidio di non poter fruire dei classici due tasti laterali.

Il nuovo mouse di Trust, però, può andare bene per una breve capatina su Titanfall o Crysis ma, alla lunga, il pollice fermo in posizione laterale sarà inesorabilmente "grigliato" dai tasti.

Mettendo da parte per un attimo il suo utilizzo in gioco, è stato molto interessante capire i limiti e le possibilità offerte dal GXT 166 anche con qualche programma di editing e un setup dual monitor esteso.

In questo particolare ambito il mouse offre una micro tastiera pronta per essere utilizzata come richiamo per alcuni comandi, magari raggruppando sulla stessa fila funzioni inerenti ad aspetti simili (Regolazioni e Filtri di Photoshop) o, magari, comandi rapidi (playback su Premiere Pro) per qualsiasi programma sia collegato alle vostre passioni.

Segnaliamo che i nostri test con il GXT 166 sono stati la naturale occasione per mettere alla prova anche il mousepad in tessuto GXT 207 XXL, che si è rivelato preciso ed affidabile nel tracciamento in ogni ambito di utilizzo.