2. Visto da vicino


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Il Toshiba TR200 480GB si presenta con una grafica in stile OCZ ed un piacevole abbinamento cromatico che potrebbe farci inizialmente pensare di non avere a che fare con un prodotto entry level.


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Sul lato inferiore troviamo la classica etichetta adesiva recante le informazioni sulla capacità del drive, il Part Number, il Serial Number, il codice a barre ed i loghi relativi alle certificazioni in suo possesso.


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La ricerca nel contenimento dei costi ha portato il produttore nipponico ad utilizzare chassis ottenuti da una sottile lamina di alluminio così da fissarne il peso complessivo in soli 46 grammi.

Come se non bastasse, questi ultimi sono del tutto privi di viti facendo invece ricorso ad un sistema di blocco formato da un doppio binario ricavato sui due profili laterali interni della base.

A tale proposito segnaliamo che estrarre il PCB non è affatto un'operazione semplice e priva di rischi.


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Nell'immagine in alto possiamo notare quattro moduli di memoria da 64GB ognuno disposti simmetricamente ed un buon numero di componenti SMD miniaturizzati che costituiscono l'elettronica secondaria del drive.


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Sul lato opposto dei PCB troviamo le rimanenti quattro NAND Flash Toshiba che, escludendo lo spazio messo a disposizione per l'overprovisioning, fanno raggiungere all'unità in prova una capacità nominale di 480GB.

A ridosso di queste ultime, in posizione piuttosto centrale, è situato il memory controller su cui è stato applicato un pad adesivo termoconduttivo in grado di trasmettere efficacemente allo chassis il calore generato durante gli utilizzi più intensi.

Appare piuttosto evidente la mancanza del modulo DRAM per la cache dei dati, ma sappiamo già che Toshiba non è affatto nuova ad una soluzione di questo tipo, soprattutto per i prodotti di fascia bassa.


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Il memory controller adotatto da Toshiba è il TC58NC1010GSB su cui si hanno ben poche informazioni che si riassumono nel supporto alla funzionalità DevSleep per il risparmio energetico nella fase di idle e la fondamentale funzionalità SLC Mode, del tutto simile al TurboWrite di Samsung, con la quale si sopperisce, almeno in parte, alle scarse prestazioni in scrittura tipiche delle memorie TLC.

Tale tecnologia consiste nell'utilizzare una porzione di NAND Flash TLC, verosimilmente pari all'1,5% della capacità totale del drive, simulando il funzionamento delle velocissime SLC e, quindi, permettendo prestazioni in scrittura nettamente superiori.

Come vedremo in seguito, ciò corrisponderà alla realtà solo in determinate circostanze.


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Come già accennato in copertina, il Toshiba TR200 è il primo SSD destinato al mercato retail ad adottare le memorie NAND Flash denominate BiCS di cui ci apprestiamo a descriverne alcune caratteristiche tecniche.


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Questa tecnologia, apparentemente nuova e del tutto simile a quella già implementata da Samsung, è stata presentata ben dieci anni fa proprio da Toshiba ma, finora, non era mai stata applicata al settore consumer in quanto le "semplici" memorie planari 2D riuscivano tranquillamente a svolgere le funzioni per cui venivano utilizzate.

L'esigenza sempre più pressante di una maggior quantità di spazio per lo storage ha spinto nel tempo i vari produttori di periferiche ad ottimizzare lo spazio a disposizione tramite il die-shrink reso possibile da processi produttivi più avanzati, ma utilizzando comunque NAND Flash di tipo planare.

Con l'introduzione delle Toshiba BiCS Flash 3D, costituite da celle di memoria impilate (stack) in vari strati (layer), si sono aperte nuove possibilità sia per quel che concerne la densità delle stesse sia per tutti gli altri benefici correlati a questa particolare architettura.

Quest'ultima, secondo il colosso giapponese, consentirebbe una maggiore durata della carica elettrica all'interno delle celle di memoria, una più elevata velocità di programmazione tramite una singola istruzione denominata "Full Sequence" e la possibilità di programmare tre pagine di memoria simultaneamente con meno operazioni consumando, peraltro, quasi la stessa energia necessaria per programmarne una.

Le BiCS Flash di terza generazione impiegate sul TR200, nello specifico, sono di tipo TLC a 64-layer ma, a giugno di questo anno, Toshiba ha già presentato le nuove BiCS 96-layer, le quali consentono un incremento della capacità di circa 1,4 volte.