3. Firmware - TRIM - SSD Utility
Firmware
La schermata in alto ci mostra la versione del firmware, identificato dalla sigla JYCX0101, con cui il Toshiba OCZ VX500 512GB è arrivato in redazione e con il quale sono stati effettuati i test della nostra recensione.
Il firmware supporta nativamente le funzionalità TRIM, APM, S.M.A.R.T., NCQ e DevSleep che caratterizzano tutti gli SSD di recente produzione.
Per l'aggiornamento del firmware, nonché per tutte le operazioni di manutenzione dei drive, il produttore mette a disposizione il software OCZ SSD Utility, giunto alla versione 2.2.2645, che analizzeremo in dettaglio nei paragrafi successivi.
TRIM
Come abbiamo più volte sottolineato, gli SSD equipaggiati con controller di ultima generazione hanno una gestione molto efficiente del comando TRIM implementato da Microsoft a partire da Windows 7.
La conseguenza logica è un recupero delle prestazioni talmente veloce, che risulta impossibile notare cali degni di nota tra una sessione di lavoro e la successiva.
Per potersi rendere conto di quanto sia efficiente, basta effettuare una serie di test in sequenza e confrontare i risultati con quelli ottenuti disabilitando il TRIM tramite il comando:
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Il recupero delle prestazioni sulle unità più recenti è altresì agevolato da Garbage Collection sempre più efficienti, che permettono di utilizzare gli SSD anche su sistemi operativi che non supportano il comando Trim, senza dover per forza ricorrere a frequenti operazioni di Secure Erase per porre rimedio ai decadimenti prestazionali.
Tuttavia, nel caso si abbia la necessità di riportare l'unità allo stato originale per installare un nuovo sistema operativo o ripristinare le prestazioni originarie, si può utilizzare l'apposita sezione dell'OCZ SSD Utility o uno dei tanti metodi di Secure Erase illustrati nelle precedenti recensioni.
OCZ SSD Utlity
Una volta avviato il software di gestione proprietario, la prima schermata che ci viene proposta è quella denominata "Overview" la quale ci offre una panoramica completa dello stato del drive in termini di capacità disponibile, stato di salute delle memorie, versione del firmware e temperatura operativa.
Sempre all'interno di questa sezione, selezionando la tab SSD Details, avremo a disposizione alcuni dati importanti tra cui l'ID hardware dell'unità e la versione dei driver di storage utilizzati.
Proseguendo nei relativi menu, possiamo inoltre avere alcuni sintetici dettagli inerenti i principali componenti facenti parte della piattaforma in uso.
L'ultima tab riguarda l'utilissima funzionalità di monitoring S.M.A.R.T. in cui il produttore ha agevolato la comprensione dei dati visualizzati affiancandogli una icona in base alla tipologia degli stessi.
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Passando alla sezione Tuner troveremo due tab, entrambe utilizzabili soltanto qualora il drive sia usato come disco di sistema.
La prima contiene un benchmark per testare le prestazioni dell'unità , mentre la seconda consente di ottimizzarla in automatico in base alle nostre necessità tramite alcune modalità preimpostate.
Nella sezione Maintenance abbiamo a disposizione il tab Updates che permette di effettuare l'aggiornamento del firmware, che in questo caso non è stato possibile in quanto non ne erano presenti di nuovi.
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Nella sezione Tools abbiamo a disposizione il comando per eseguire il Secure Erase ma, con nostro disappunto, abbiamo scoperto che per poter eseguire tale operazione è necessario utilizzare la versione "Bootable" di SSD Utility.
A seguire troviamo la sezione Alerts che fornisce una sorta di log su eventuali malfunzionamenti dell'unità .
Proseguendo ulteriormente in questa sezione scopriamo una pratica funzionalità per la creazione di una periferica di boot contenente SSD Utility, molto utile in quelle situazioni in cui non fosse possibile effettuare il Secure Erase ed altre operazioni di manutenzione del drive dal sistema operativo.
Passiamo ora alla sezione Settings in cui potremo scegliere la lingua, creare un file di log per tutti gli eventi ed impostare le modalità di avvio del software, nonché la sua attività in background.
Viene inoltre data la possibilità di gestire il drive tramite un proxy server andando ad agevolarne un utilizzo professionale.
La quinta ed ultima sezione è dedicata a quanti avessero bisogno di assistenza per eventuali problemi, mettendo a disposizione i link per il supporto tecnico online ed il forum OCZ.
Per aiutare ulteriormente il cliente in difficoltà è possibile, mediante il pulsante Save, salvare in un file di report tutte le informazioni inerenti il nostro sistema, le quali potranno successivamente essere inviate al supporto OCZ.
