16. Conclusioni


Dopo averlo analizzato nei minimi dettagli ed averlo sottoposto alla consueta massacrante carrellata di test, possiamo finalmente esprimere un giudizio obiettivo sul Toshiba OCZ RD400 PCIe NVMe 512GB.

Il design e la qualità costruttiva sono di ottimo livello, anche se non paragonabili a quelle del RevoDrive 350 che, sotto questo punto di vista, rimane ancora uno degli SSD di maggior impatto mai costruiti.

In ogni caso, la scelta di non adottare un dissipatore dal design ricercato, se da un lato sminuisce il prodotto sul versante del look, dall'altro ne aumenta enormemente la versatilità permettendo di passare da un tipo di installazione su slot PCIe a quella su slot M.2 con la sola rimozione di una vite.

Riguardo le prestazioni invece, possiamo affermare che il passo in avanti rispetto al suo predecessore è stato di notevole entità e, quindi, la lunga attesa dei clienti affezionati è stata ripagata in pieno.

L'adozione del nuovo protocollo NVMe offre un notevole boost rispetto agli SSD di precedente generazione, permettendogli di raggiungere prestazioni di gran lunga superiori rispetto al vecchio RevoDrive, nonostante quest'ultimo utilizzi una configurazione RAID e quindi costi produttivi decisamente superiori.

Nel corso dei nostri test abbiamo potuto verificare che le prestazioni restituite dal Toshiba OCZ RD400 PCIe NVMe 512GB in condizioni ideali di funzionamento, quindi con un basso indice di riempimento e di usura, sono al momento le migliori in assoluto, riuscendo a ridicolizzare sia in modalità sequenziale che in accesso casuale su file di piccola dimensione persino un mostro sacro come il Samsung 950 PRO.

Purtroppo, come tutti gli SSD, anche questa unità non è esente da difetti: alcuni test di lettura hanno infatti evidenziato una costanza prestazionale, sia nel passaggio dalla condizione di drive vergine a quella di drive usurato, che in quella di parziale o totale riempimento, di buon livello, ma non all'altezza di quella palesata dal suo principale concorrente.

Ovviamente si tratta di sottigliezze, visto che alcune situazioni limite da noi cercate difficilmente potranno verificarsi nell'utilizzo quotidiano, ma per dovere di cronaca ci sembra giusto segnalarle, fiduciosi che i tecnici Toshiba OCZ possano migliorare questi aspetti con le prossime release del firmware.

Alcune testate giornalistiche hanno evidenziato tra i difetti di questo drive una certa tendenza del controller a scaldare eccessivamente, ma per quanto ci riguarda possiamo affermare che l'unità in nostro possesso non ha presentato questa problematica, raggiungendo nella peggiore delle ipotesi, quindi sotto forte stress ed in totale assenza di ventilazione, una temperatura massima di 56,2 °C.

Infine, ci sembra doveroso fare un plauso a Toshiba OCZ per l'ottimo software di gestione sviluppato a supporto del prodotto, che permette di monitorare e curare la manutenzione dello stesso con una facilità veramente disarmante.

Il Toshiba OCZ RD400 PCIe NVMe 512GB, diversamente dal suo predecessore, ha un prezzo di lancio decisamente allettante che è pari a 324,99€ per la versione con adattatore PCIe da noi analizzata, che si riducono a 289,99€ per la versione M.2.

Considerate le prestazioni, un valore TBW di 592 TB ed i cinque anni di garanzia offerti, riteniamo che il Toshiba OCZ RD400 PCIe NVMe 512GB possa essere considerato, allo stato attuale, il nuovo punto di riferimento per tutti coloro, giocatori e non, che cercano il massimo da un SSD consumer.


VOTO: 5 Stelle


Toshiba OCZ RD400 PCIe NVMe 512GB 16. Conclusioni 1  Pro
  • Prestazioni al top
  • Software di gestione
  • Prezzo competitivo
  • Garanzia avanzata

 Contro

  • Nulla da segnalare


Si ringrazia Toshiba per il sample gentilmente fornito in recensione.


Votazione Finale