11. Misurazioni Fonometriche

 

Dopo aver eseguito i test prestazionali, passiamo ad occuparci di un aspetto che non riveste certamente un ruolo meno fondamentale e che, non a caso, è uno dei più importanti criteri di scelta in fase d'acquisto: la rumorosità.

Sarebbe in effetti molto semplice, per un produttore, andare ad aumentare le prestazioni dei propri prodotti dedicati al raffreddamento intervenendo solo sulla velocità di rotazione delle ventole.

Cosa ben diversa è progettare un prodotto che riesca, senza avere ventole rumorose, a restituire prestazioni di ottimo livello.

Nel caso del raffreddamento a liquido, ad esempio, la questione si fa più complessa: il radiatore assume, al pari del waterblock, un compito di fondamentale importanza e deve essere investito da un flusso di aria adeguato e con la giusta pressione per poter rendere al meglio.

Oramai i radiatori per gli impianti a liquido utilizzano tutti la stessa tecnologia a tubi piatti e lamelle, per cui le possibilità di intervenire sulle prestazioni complessive dell'impianto sono sostanzialmente due: aumentarne le dimensioni e conseguentemente la superficie di scambio, oppure, a parità di unità, intervenire sulla "potenza" delle ventole.

In soldoni, questo si traduce nel fatto che per avere prestazioni superiori, un impianto a liquido deve essere dotato di ventole performanti, a volte anche più rumorose rispetto a quelle montate su un ottimo dissipatore ad aria, pena soccombere miseramente nel confronto.

Mentre i migliori dissipatori ad aria utilizzano sempre più heatpipes, che sono oggetto di continui miglioramenti atti ad aumentarne le performance, i radiatori destinati al watercooling, almeno ad oggi, sono tecnologicamente "fermi".

Le considerazioni svolte, ovviamente, valgono anche per i sistemi All-in-One che differiscono dai sistemi a liquido professionali principalmente per essere sigillati, non dovendo di conseguenza essere soggetti a rabbocchi di liquido.

Come la mettiamo, allora, con il rumore percepito rispetto ad un dissipatore ad aria come il Thermaright Silver Arrow SB-E ?

Andiamo a scoprirlo ...

Iniziamo le nostre prove ponendo il fonometro a 50cm di distanza dai prodotti in esame, ribadendo che le stesse sono state svolte su un banchetto di test e non in un case chiuso.

 

Thermaltake Water 2.0 Pro & Extreme 11. Misurazioni Fonometriche 1

 

Da questo primo test potete comprendere le ragioni che ci hanno spinto a non prendere in considerazione regolazioni alternative per le ventole del Thermalright Silver Arrow SB-E nel confronto prestazionale con le soluzioni All-in-One di Thermaltake; come potete notare, infatti, il dissipatore ad aria si presenta sempre nettamente più silenzioso dei concorrenti a liquido che si rivelano ben sopportabili fino ai 9V di tensione di alimentazione sulle ventole e rumorosi a 12V.

Passiamo, infine, a posizionare il fonometro una distanza simile a quella che, generalmente, si interpone tra noi e la nostra postazione casalinga.


Thermaltake Water 2.0 Pro & Extreme 11. Misurazioni Fonometriche 2

 

Anche in questa situazione valgono le considerazioni svolte precedentemente, ma considerando che è possibile in ogni caso regolare i due Thermaltake Water 2.0 con l'ausilio di un fanbus o, nel caso della versione Extreme, del software fornito a corredo, potremo trovare facilmente il compromesso ideale, ottenendo prestazioni di tutto rispetto a fronte di un discreto comfort acustico.

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