Impatto Acustico

 

Il test sull'impatto acustico, mirato a definire i valori di rumorosità che l'alimentatore genera durante il suo funzionamento, è l'unico test che siamo costretti a "simulare".

Il nostro banco prova, infatti, necessita di un adeguato raffreddamento per poter assorbire potenze da centinaia di watt, il che mal si sposa con la necessità di eliminare qualsiasi fonte esterna di rumore per poter valutare quello prodotto esclusivamente dall'alimentatore.

Per questo motivo, il test viene condotto alimentando la ventola esternamente e simulando i regimi di rotazione in corrispondenza del carico, se indicati dal produttore, o semplicemente la rumorosità sul range di funzionamento della ventola se l'associazione non è disponibile.

Ricordiamo che il valore percepito dal nostro udito come prossimo alla silenziosità è di 30dB e che incrementi di 10dB corrispondono ad una percezione di raddoppio della rumorosità.

Le corrispondenze dei vari valori sono facilmente osservabili dalle scale del rumore reperibili in rete.

Rumore ambientale 32,7dBA.

 

Thermaltake Toughpower XT Platinum 1275W 13. Test: impatto acustico 1 

 

La ventola utilizzata dal Thermaltake Toughpower XT Platinum 1275W denota prestazioni di tutto rispetto.

Grazie ai 140mm di diametro ed ai 1400 RPM di rotazione massima, la portata d'aria garantita risulta particolarmente elevata.

Ne consegue una rumorosità elevata già superando il 50% del regime massimo.

Fortunatamente, grazie all'elevata efficienza dell'alimentatore, la ventola resterà inattiva per gran parte del tempo d'utilizzo ed anche a pieno carico, una volta entrata in funzione, non risulterà mai fastidiosa.

 

Thermaltake Toughpower XT Platinum 1275W 13. Test: impatto acustico 2

 

Thermaltake dichiara infatti per i suo Platinum 1275W una rumorosità massima di poco superiore ai 20dBA, confermati anche in fase di test, durante i quali la ventola è risultata inudibile anche a pieno carico.

Sfortunatamente, come indicato in precedenza, la gestione della ventola rappresenta il vero punto dolente di questo alimentatore.

L'eccesso di fiducia o un "grossolano" errore di valutazione hanno portato Thermaltake ad apporre il sensore termico su uno dei due trasformatori, componenti poco soggetti al surriscaldamento in confronto ai regolatori o ai mosfet di switching.

Ciò provoca un ritardo nell'entrata in funzione della ventola, qualora si passi rapidamente in una condizione di pieno carico.

In questa circostanza, infatti, il trasformatore aumenta la propria temperatura molto lentamente mentre quella dei regolatori e degli altri semiconduttori di potenza raggiunge valori che possono portare, in casi estremi, al collasso termico.

Non ci sentiamo quindi di poter dare la sufficienza al sistema di gestione, decisamente da rivedere per un utilizzo estremo.

Nessun problema invece nell'uso "domestico" in cui difficilmente si arriverà a spremere ogni watt disponibile e di certo con una progressione più lenta di quella applicata durante l'analisi strumentale.

Questi due fattori consentiranno infatti all'alimentatore di aumentare progressivamente la temperatura, permettendo al sistema di gestione della ventola di entrare in funzione al momento opportuno.

 

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