Distorsione
| Distorsione misurata alle seguenti focali: 18, 35, 50, 100, 200, 270 millimetri. Sotto, il grafico riassuntivo dei valori misurati (%). |
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La distorsione geometrica è una delle caratteristiche che definiscono l'usabilità di un obiettivo. Esistono differenti tipi di distorsione, a seconda della lunghezza focale e del disegno della formula ottica, che posso affliggere in modo più o meno grave le immagini scattate.
Il TAMRON 18-270mm F/3,5-6,3 DiII VC MACRO è caratterizzato da una distorsione a botte piuttosto evidente, valore 4,43%, in posizione grandangolare (18mm). La geometria però è tale per cui una correzione in post-processing è relativamente semplice da attuare.
Come è possibile notare dall'animazione, la distorsione geometrica è costantemente presente, anche se non ai livelli del grandangolo, lungo tutto l'arco delle focali, fino a 270 millimetri. Questo aspetto va considerato poiché se si decide di scattare fotografie di architettura o di ambiti in cui la geometria dei soggetti evidenzia questo fenomeno, è necessario prevedere del tempo in più davanti al computer per effettuare le dovute correzioni.
Vignettatura
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| Vignettatura misurata alle seguenti focali/aperture: 18/3,5, 35/4,2, 50/4,5, 100/5,6, 200/6,3, 270/6,3 millimetri. Valori di apertura massimi in relazione alla focale. Sotto, il grafico riassuntivo delle medie ai bordi relative alla caduta di luminosità . |
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Come per la distorsione anche la vignettatura (fall-off o caduta della luminosità ai bordi) è un po' il tallone di Achille, a 18mm ed f3,5, del TAMRON 18-270mm F/3,5-6,3 DiII VC MACRO . Ad eccezione infatti della posizione grandangolare, a tutte le altre focali e a tutta apertura, si registrano valori nella media che oscillano tra -0,92 e -0,79 f-stop rispettivamente a 50 e 35mm.
