SSD Memoright GT 64Gb

L'attuale scarsa diffusione di SSD dovuta prettamente ad un prezzo ancora troppo elevato, ha creato una serie di fantasie che si sono velocemente diffuse tra gli utenti. Facendo un semplice sondaggio abbiamo ricevuto le risposte più disparate in merito ai supporti oggetto della nostra recensione.

Due delle teorie più curiose che abbiamo riscontrato sono: che l'SSD abbia problemi di alti consumi in proporzione a soluzioni su disco magnetico e che le temperature di esercizio siano troppo alte.

Vediamo quindi se le voci che si sono diffuse corrispondono alla realtà o meno.

Consumo

Le misurazioni che riportiamo sono state eseguite con una pinza amperometrica TrueRMS.

Come potete vedere da i grafici i consumi sono veramente bassi, se paragonati poi alle prestazioni il consumo medio è decisamente inferiore a tutti i dischi di fascia Enterprise (unici prodotti in grado di avvicinare le prestazioni di questo SSD).

Un altro fattore importante che abbiamo potuto rilevare misurando i consumi del Memoright è che in realtà, a differenza di alcune comuni convinzioni, il disco non ha solo due stadi (Acceso – Spento ), ma come per un HD tradizionale ha consumi differenti a seconda del tipo di utilizzo.

Temperature

Come introdotto precedentemente e come la logica ci fa giustamente pensare, non essendoci parti in movimento l'unico calore che si può generare deriva dalla dissipazione di energia prodotta da i chip SLC montati su questo SSD. Se l'intero consumo del disco nelle condizioni più gravose è di circa 3watt potete facilmente immaginare quanto calore sia ingrado di produrre.

Le temperature rilevate dal sensore presente all'interno del SSD hanno raggiunto i 35 gradi massimi, la struttura esterna costruita in allumino non presentava alcun segno di aumento di temperatura.

Rumorosità

Inutile a questo punto dire che gli SSD sono totalmente esenti da rumori, vista la totale assenza di parti in movimento.