3. Prima Configurazione


La configurazione dell'OMNINAS KD20 deve essere svolta dall'interfaccia web messa a disposizione da Shuttle, non essendo presenti controlli hardware per la gestione di impostazioni come l'indirizzo IP o la modalità di uso dei dischi interni.


Shuttle OMNINAS KD20 3. Prima Configurazione  1


Per impostazione predefinita, l'OMNINAS KD20 è configurato per ricevere un indirizzo IP dinamico da un DHCP server presente sulla rete locale; in ambiente domestico questa funzione è normalmente svolta dal router.


Shuttle OMNINAS KD20 3. Prima Configurazione  2


Il modo più semplice per rintracciare il proprio NAS sulla rete è quella di utilizzare l'utility "OMNINAS Finder" inclusa nel CD di installazione del prodotto o scaricabile dal sito web Shuttle.

Per poter accedere alla configurazione web, è necessario utilizzare username e password: l'impostazione di default è username "admin" e password vuota.

Vi consigliamo, pertanto, di modificarle il prima possibile per garantire la sicurezza del vostro NAS.


Shuttle OMNINAS KD20 3. Prima Configurazione  3


La Home racchiude una serie di icone che vi rimandano direttamente a tutte le pagine di configurazione dell'OMNINAS KD20.

La prima operazione da svolgere è la scelta della modalità di funzionamento degli Hard Disk; ogni modifica in questa pagina causerà la cancellazione di tutti i dati memorizzati e deve essere svolta previo backup dei dati già presenti sulle unità installate.


Shuttle OMNINAS KD20 3. Prima Configurazione  4


  • SINGLE: modalità da utilizzare in presenza di un singolo disco fisso (capacità pari a quella del disco installato)
  • JBOD: i dischi sono configurati come un unico volume, i dati sono distribuiti sui due dischi senza alcuna funzionalità di sicurezza e copia automatica (capacità pari alla somma delle capacità dei dischi installati)
  • RAID 0: i dischi installati sono configurati come un unico volume, i dati vengono letti e scritti da entrambe le unità contemporaneamente (capacità pari alla somma delle capacità dei dischi installati)
  • RAID 1: i dischi sono configurati come un unico volume, i dati vengono replicati tra le due unità ed in caso di guasto di una delle due, i dati saranno comunque disponibili (capacità pari a quella del disco più piccolo tra i due installati)


La modalità RAID 1 è quella da noi consigliata per poter disporre di uno storage affidabile, in grado di resistere al guasto di un'unità senza interruzione di servizio.

L'attivazione del RAID 1 non esenta l'utente da eseguire regolari backup per tutelarsi da possibili guasti del NAS stesso.


Shuttle OMNINAS KD20 3. Prima Configurazione  5


Nell'eventualità di un guasto, è sufficiente estrarre il disco rotto premendo per alcuni secondi il pulsante di disattivazione dedicato, estraendo la relativa slitta.

Dopo aver montato il nuovo disco, se la funzionalità di "Auto Mirror" è abilitata, l'OMINAS KD20 sincronizzerà le due unità, ripristinando la piena funzionalità del NAS.


Shuttle OMNINAS KD20 3. Prima Configurazione  6


Il processo di replica può richiedere molte ore per essere completato ma, in ogni caso, le risorse messe a disposizione dal NAS saranno accessibili anche se con prestazioni ridotte.

Shuttle aggiorna periodicamente il firmware dell'OMNINAS KD20 per aggiungere funzionalità o per correggere eventuali problemi.

L'aggiornamento non compromette i dati memorizzati sui dischi, ma è sempre opportuno prestare attenzione a queste procedure di aggiornamento, al pari di quella dei BIOS delle schede madri o video.


Shuttle OMNINAS KD20 3. Prima Configurazione  7


Dal Tab "Firmware Update" è possibile indicare quale immagine utilizzare per l'aggiornamento; purtroppo è necessario scaricarla manualmente dal sito Shuttle e non è disponibile, al momento, alcuna funzionalità di aggiornamento automatico.