2. Visto da vicino - Parte prima


Sharkoon S90 RGB 2. Visto da vicino - Parte prima 1 


Dopo aver rimosso lo Sharkoon S90 RGB dalle plastiche protettive ci si rende immediatamente conto che il produttore, andando controcorrente rispetto alle attuali tendenze di mercato, ha optato per un design minimale, soprattutto per quanto concerne il blocco pompa/waterblock.


Sharkoon S90 RGB 2. Visto da vicino - Parte prima 2 


I cavi in uscita dall'unità principale sono due, un 4pin PWM e un ARGB 5V, i cui connettori sono entrambi da collegare in daisy chain con le tre ventole fornite in bundle.

Come si evince dall'immagine, i tubi scelti da Sharkoon per il suo S90 ARGB sono ben flessibili e abbastanza lunghi (400mm) da permetterne il montaggio in qualsiasi tipo di case con supporto a radiatori da 360mm.


Sharkoon S90 RGB 2. Visto da vicino - Parte prima 3 


I tubi sono collegati al blocco tramite due raccordi in plastica particolarmente resistenti e che è possibile ruotare di circa 160°.


Sharkoon S90 RGB 2. Visto da vicino - Parte prima 4 


A differenza di molti prodotti concorrenti, il coldplate dello Sharkoon S90 RGB non ha alcun pad termoconduttico preapplicato in quanto in confezione è presente una siringa di pasta termica DOWSIL.


Sharkoon S90 RGB 2. Visto da vicino - Parte prima 5 


La parte superiore del blocco pompa/waterblock è interamente realizzata con un vetro di fattura particolarmente pregiata, la cui superficie, come si evince dall'immagine, è sostanzialmente sprovvista di bordi.

Come vedremo successivamente nel corso della recensione, questo tipo di design si sposa molto bene con l'illuminazione Infinity Mirror.