1.  SAPPHIRE R9 280X & R9 270X TOXIC Edition


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Le confezioni delle due TOXIC Edition sono di generose dimensioni e proteggono in modo efficacie le schede durante il trasporto.

Al loro interno, oltre alle schede, troviamo 1 cavo HDMI High Speed, due adattatori per l'alimentazione da Molex a PCI-E (6 o 8 pin a seconda del modello), un bridge AMD CrossFireX ed un adattatore DVI-VGA.


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I due modelli sono pressoché identici se osservati distrattamente, poichè utilizzano entrambi lo stesso sistema di raffreddamento (SAPPHIRE Tri-X), caratterizzato dalla presenza di ben tre ventole che soffiano su un grande radiatore in alluminio.

I colori nero e arancione sono quelli predominanti, andando a sostituire il più tradizionale blu che da sempre caratterizza le schede SAPPHIRE.


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Il sistema di raffreddamento è composto da una Vapor Chamber posta a diretto contatto con la GPU e da ben cinque heatpipes che distribuiscono il calore su tutta la superficie radiante.

La ventola centrale è di dimensioni ridotte rispetto alle due laterali, consentendo di guadagnare circa 1 cm sulla lunghezza del dissipatore.

Complessivamente sono necessari più di 31.5cm di spazio per poter installare le due TOXIC.


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Entrambe le schede sono equipaggiate con un backplate che protegge il PCB e lo rende meno flessibile, consentendo l'installazione di un sistema di raffreddamento di generose dimensioni senza incorrere in possibili problemi derivanti dal peso dello stesso.


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In corrispondenza della sezione di alimentazione, il backplate è dotato di una finestra che, nella sola R9 280X TOXIC, mette in mostra la nuova versione degli induttori Black Diamond, dotati di un particolare profilo dissipante che è installato attraverso dei fori presenti nel PCB.

Tale soluzione consente di abbassare ulteriormente le temperature di questi componenti e ridurne la relativa altezza.


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Le SAPPHIRE R9 280X e 270X TOXIC sono equipaggiate con due differenti BIOS che possono essere utilizzati alternativamente.

Quello selezionato di default è compatibile con ogni tipo di scheda madre, il secondo è invece ottimizzato per le più recenti piattaforme che fanno uso della tecnologia UEFI e Windows 8.

Ricordiamo che i BIOS UEFI consentono tempi di avvio e ripristino dallo stand by più veloci rispetto alle soluzioni tradizionali, ma è necessario che tutti i componenti del sistema siano conformi alle specifiche UEFI. 


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Un altro vantaggio nell'utilizzo del BIOS UEFI è la possibilità di abilitare la tecnologia SecureBoot di Windows 8, che impedisce l'esecuzione di codice che non sia stato preventivamente firmato digitalmente e autorizzato all'interno del BIOS della scheda madre.


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La R9 280X TOXIC è equipaggiata con una uscita DVI-I-DL, una DVI-D-SL, una HDMI High Speed e due mini DisplayPort 1.2.

La R9 270X TOXIC, invece, dispone di una DVI-I-DL, una DVI-D-SL, una HDMi High Speed e di una singola connessione DisplayPort 1.2.

Entrambe le schede supportano la tecnologia AMD Eyefinity e sono in grado di pilotare uno schermo 4K (Ultra HD 3860x2160 pixel) a 60Hz.