2. Visto da vicino
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Il Samsung 840 Pro 256GB è caratterizzato da un fattore di forma da 2.5" con uno spessore ridotto a 6,8mm contro i canonici 9,5mm.Â
Ciò comporta una leggera diminuzione del peso, che è di appena 53.5 grammi ma, soprattutto, ne permette l'utilizzo in netbook e notebook dalle dimensioni ridotte e negli ultrabook di ultima generazione che prevedono la possibilità di sostituire il drive in dotazione.
Il telaio dell'unità è costituito da un semiguscio in alluminio pressofuso accoppiato ad una lastra, anch'essa in alluminio, bloccati reciprocamente tramite quattro viti poste in prossimità degli angoli.
Sulla parte superiore dell'unità non troviamo la classica etichetta, ma soltanto il logo del produttore, serigrafato al centro, ed il quadrato di colore arancio identificativo della serie, in prossimità del profilo laterale.
Tale scelta, insieme all'elegante finitura satinata di colore nero e ai profili laterali cromati e leggermente smussati, conferiscono a questo SSD un aspetto molto elegante e decisamente professionale.
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Tutte le informazioni riguardanti l'unità sono riportate su un'etichetta applicata sulla parte inferiore dello chassis, che è caratterizzata dalla presenza dei classici inviti filettati per l'installazione in un bay e di quattro viti di sicurezza di tipo PentaTorx, per il fissaggio della stessa alla cover superiore.
Nella foto in alto non sono visibili sigilli di garanzia: evidentemente Samsung ritiene sufficiente l'utilizzo di viti non standard per scoraggiare l'utenza dall'apertura dell'unità , operazione che, non ci stancheremo mai di ricordare, fa inevitabilmente decadere la garanzia sul prodotto.
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Una volta smontata completamente il drive, troviamo al suo interno il classico PCBÂ che utilizza una disposizione estremamente ordinata di tutti i componenti ivi montati.
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Sul lato superiore sono presenti gli otto chip di memoria NAND Flash disposti a formare una L lungo due lati del PCB, mentre in prossimità del connettore SATA sono presenti il controller ed il chip di memoria SDRAM dedicato alla cache.
Il tutto contornato dall'elettronica secondaria costituita da componentistica SMD miniaturizzata di ottima qualità .
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Sul lato inferiore possiamo osservare soltanto le piste dei vari circuiti, in quanto non è presente alcun componente elettronico.
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L'immagine in alto mette in evidenza il nuovissimo controller Samsung MDX, identificato dalla sigla S4LN021X01-8030, che fa il suo debutto sulla nuova serie di SSD 840 ed 840 Pro ed è la naturale evoluzione del controller MCX utilizzato sulla serie 830.
Sulla stessa immagine, posizionato poco più in alto rispetto al controller, possiamo osservare il chip di memoria SDRAM cache da 512MB LPDDR2 a 1066MHz che, oltre a fornire un valido aiuto in termini di boost prestazionale, facilita le operazioni di garbage collection del controller.
Il nuovo Samsung MDX, secondo le informazioni rilasciate dal produttore, è un controller basato su processore triple-core Cortex-R4 a 300MHz, che si occupa di tutta la logica di funzionamento dell'unità grazie ad un sistema di interleaving multi canale a otto vie verso le celle di memoria.
Il protocollo di trasmissione adotta un'interfaccia nativa SATA Rev. 3.1 (6Gbps), retrocompatibile con la precedente SATA Rev. 2.0 (3Gbps).
Fra le prerogative di questo evolutissimo controller c'è il supporto alla tecnologia Self-Encrypting Drive (SED) che permette, tramite crittografia AES da 256-bit, di salvaguardare i dati da qualsiasi tipo di attacco, crittografando tutte le informazioni sul drive a livello hardware.
Nelle note di rilascio sono enfatizzati anche i consumi estremamente ridotti dell'accoppiata MDX-LPDDR2, rispetto a quella MCX-DDR2 che equipaggiava la precedente serie Samsung 830.
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Secondo le stime del produttore, il risparmio energetico ottenuto sulla nuova serie si attesta sul 30% in condizioni di normale carico di lavoro e sul 93% in condizione di idle, il che si traduce in un aumento medio della durata della batteria di un notebook di circa 30 minuti.
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Oltre a minori consumi, il nuovo controller MDX, come evidenzia la tabella in alto, offre una potenza elaborativa decisamente più elevata rispetto al predecessore MCX.
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Ma le novità introdotte con la serie 840 non si limitano al controller e al modulo di cache, visto che anche i chip di memoria utilizzati a bordo del nuovo SSD, siglati K9HFGY8U5A-CCK0 e visibili nella foto di cui sopra, sono totalmente nuovi rispetto alle NAND Flash a 27nm utilizzate sulla precedente serie.
I nuovi IC, prodotti da Samsung con processo litografico a 21nm, hanno una densità di 256Gbit (32GB), utilizzano una configurazione MLC (Multi Level Cell) a due bit per cella, un package del tipo 132 BGA e sono conformi allo standard DDR Toggle Mode 2.0 che assicura una velocità di trasferimento dati fino a 400 MT/s, tre volte più veloce rispetto ai chip utilizzati in precedenza.
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