11. CrystalDiskMark
Impostazioni CrystalDiskmark
 Â |  Â |
Dopo aver installato il software, provvedete a selezionare il test da 1GB per avere una migliore accuratezza nei risultati.
Dal menu file verifica dati è inoltre possibile selezionare il test con dati comprimibili, scegliendo l'opzione All 0x00 (0 Fill), oppure il tradizionale test con dati incomprimibili scegliendo l'opzione Predefinita (casuale).
Dal menu a tendina situato sulla destra è invece possibile selezionare l'unità su cui si andranno ad effettuare i test.
Risultati
| CrystalDiskMark |
 Â |  Â |
| Comprimibili | Incomprimibili |
Sintesi test di lettura
Nei test di lettura sequenziale il Samsung 840 EVO se la cava in modo egregio sfiorando i 540 MB/s dichiarati, sia utilizzando pattern di dati comprimibili che pattern di dati incomprimibili.
Di ottimo livello anche i risultati ottenuti in entrambi i test di lettura random su file da 4kB.
Sintesi test di Scrittura
In Crystaldiskmark l'unità in prova riesce ad esprimere al meglio il suo potenziale in scrittura sequenziale, riuscendo a superare i 520 MB/s sia nel test con dati comprimibili che in quello che utilizza dati incomprimibili.
Comparativa test su dati comprimibili
Nei due test di lettura sequenziale su dati comprimibili il Samsung EVO 500GB conferma le ottime doti velocistiche mostrate finora, ottenendo dei buoni piazzamenti in classifica.
Di eccellente livello i risultati ottenuti nei test di lettura random su file di piccole dimensioni, ed in particolare nel test 4K, dove riesce a sbaragliare la concorrenza con 46,7 MB/s.
Anche nei vari test di scrittura l'unità in prova se la cava piuttosto bene, piazzandosi sempre a ridosso dei migliori SSD del lotto.
Comparativa test su dati incomprimibili
Nei test effettuati utilizzando pattern di dati incomprimibili l'unità sfodera un'ottima velocità in lettura, sia sequenziale che random, piazzandosi sempre tra i migliori drive di questa rassegna di test.
Nel test di scrittura sequenziale il Samsung EVO conferma il notevole miglioramento promesso dalla tecnologia TurboWrite, che gli consente di staccare nettamente il suo predecessore.
