2. Visto da vicino


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Il ROCCAT Tyon fuori dalla sua scatola è un animale davvero strano, insolito come pochissimi altri mouse.

Possiamo riconoscere, a meno dei tasti aggiuntivi, un design identico al modello Kone XTD, con cui condivide esattamente le dimensioni esterne, con uno schema di colori che riporta alla mente il modello Pure.

La rifinitura è decisamente particolare, con uno strato di vernice sulla scocca superiore e nuda plastica ai lati, rinunciando completamente all'uso di Soft Touch, forse da tutti noi leggermente sopravvalutato.

In evidenza, nella foto in alto, i primi quattro tasti disponibili disposti a coppie sul frontale, con uno schema simile al buon Logitech G300, che li dovrebbe rendere rapidi da raggiungere ma non fastidiosi, almeno ad una prima analisi.


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L'angolazione posteriore sembrerebbe dirci poco, ma un occhio attento può notare come ogni tasto sia posizionato in modo da non interferire per nulla con le "zone di contatto" tipiche della presa Palm.

ROCCAT potrebbe essere riuscita nell'intento di dotare un mouse di un numero assurdo di tasti aggiuntivi senza comprometterne l'uso comune?


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Una prima risposta può arrivare dal "Fin Switch", un tasto con interruttore a polo singolo e doppio contatto, che si attiva con la prima falange delle dita spingendo a destra o a sinistra.

Posizionato poco sotto la rotellina di scorrimento, trova il suo spazio tra il dito indice ed il medio, così da essere attivato in modo insolitamente naturale.

Da qui possiamo vedere anche un altro dei tasti speciali disponibili, il nuovo tasto dedicato Easy-Shift[+] che troviamo in zona pollice, esattamente alla base del mouse.


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Puntiamo finalmente l'obiettivo sul sistema X-CELERATOR, il piatto forte del nuovo Tyon.

Si tratta in sostanza di una classica "levetta", con due direzioni di rotazione sull'asse, pensata per funzionare come un controllo di manetta, di visuale, di guida e per molto altro.

Inserito sul bordo superiore del mouse, quest'ultima è a disposizione del pollice, insieme ai tasti classici laterali.


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Sul lato oscuro del Tyon, possiamo facilmente riconoscere l'ottimo sensore laser Avago ADNS-9800 da 8200 DPI ed una configurazione dei padsurfer piuttosto simile a quella delle unità basate sul progetto Kone Pure, ma non identica.

Per quanto sia una configurazione stabile, non possiamo non far notare che mantenere un design intercambiabile dei padsurfer su tutta la propria produzione, per quanto possibile, aiuta nel reperimento di eventuali ricambi.


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Il ROCCAT Tyon può illuminarsi con una grande varietà di colori, non esattamente i 16,8 milioni pubblicizzati, ma comunque una scelta molto ampia.

Il sistema di illuminazione è a due zone indipendenti, ovvero rotellina di scorrimento e base del mouse.