5. Razer Hyperpolling 8000Hz
Il funzionamento di un mouse si basa sull'invio costante di aggiornamenti al PC, comunicando la sua posizione e lo stato dei pulsanti, la frequenza con cui invia questi report è chiamata polling rate e si misura in Hz.
Più alto è il polling rate, più velocemente il mouse parla al PC; un mouse con un polling rate di 250Hz, ad esempio, invia 250 aggiornamenti al secondo, ovvero uno ogni 4 millisecondi.
La maggior parte dei mouse gaming di fascia alta vanta un polling rate massimo di 1000Hz.
Razer fa un ulteriore passo avanti con la tecnologia HyperPolling, implementata anche nel Viper V3 Pro: grazie a un microcontrollore ad alta velocità , i dati al PC vengono inviati otto volte più velocemente, per un polling rate di ben 8000Hz.
Cosa significa? Che il ritardo di input si riduce a soli 0,125 millisecondi, un valore otto volte inferiore rispetto ai mouse standard da 1000Hz.
Questo vantaggio è particolarmente evidente su monitor con refresh rate elevati, come quelli a 360Hz, dove la fluidità del movimento del cursore diventa ancora più critica.
Il grafico in alto mostra un'analisi frame-by-frame del ritardo tra il polling rate del mouse ed il rendering dei fotogrammi sul monitor.
Come si può notare, con un polling rate di 8000Hz la latenza è significativamente inferiore rispetto a quella di un mouse a 1000Hz.
La domanda sorge spontanea: i benefici di un polling rate così elevato si limitano solo a framerate e refresh rate estremi? La risposta è no.
Come dimostrato da un test condotto da Linus Tech Tips, anche con framerate e refresh rate più comuni, il Razer Viper V3 Pro con HyperPolling offre una riduzione tangibile del ritardo di input.
Nel test è stato utilizzato uno slider motorizzato per muovere il mouse con precisione ad una velocità di 2000mm al minuto, un monitor ASUS ROG PG259QN impostato ad una frequenza di aggiornamento di 360Hz ed una fotocamera Chronos che ha registrato il movimenti del cursore con un framerate di 1000 FPS.
L'immagine catturata dalla fotocamera mostra piuttosto chiaramente come nel caso dei 1000Hz di polling rate il cursore del mouse non sia distanziato sempre in modo uniforme, ma ci sono dei punti in cui si vengono a creare degli spazi (discontinuità ) che si traducono quindi in micro-stuttering.
Ciò è dovuto al fatto che proprio come due onde sonore che iniziano ad interferire l'una con l'altra maggiormente quando la loro frequenza è vicina, dando luogo al "fenomeno dei battimenti", le frequenze di aggiornamento dei monitor, sempre più in aumento, iniziano ad interferire con il polling rate del mouse.