2. Razer Spectre - Visto da Vicino

 

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Ad un primo esame, la forma leggermente squadrata non ci è piaciuta molto ma, in tutta onestà, dobbiamo rilevare una grande comodità d'uso; bisogna dare atto ai designer che, pur tenendo fermi gli stilemi di Starcraft II, hanno realizzato un prodotto davvero ergonomico.

La cosa che ci ha lasciato un po' scettici, è capire il motivo per il quale le sei feritoie laterali sono state realizzate tramite inserti e non dal pieno della struttura, come per il logo centrale.

Dopo aver aperto il mouse, abbiamo constatato che sono state create sostanzialmente due aree ben distinte, nel corpo dello Spectre, in modo che la luce non possa filtrare dando luogo a spiacevoli mescolanze cromatiche.

Sotto il profilo della praticità, il piccolo dislivello (meno di 1 millimetro) tra il corpo del mouse ed i sei inserti in plastica, è praticamente inavvertibile.


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Altre viste di tre quarti, dove possiamo apprezzare la disposizione delle luci, sapientemente celate sotto al logo Starcraft II ed ai lati.

Notare anche la posizione dei pulsanti per la regolazione della forza necessaria al click (impostazione di default), posti nella parte sinistra, ottimamente posizionati per essere pronti all'uso e non essere attivati per errore.

Il tasto destro ed il sinistro hanno, di default, una sensibilità diversa tra loro e richiedono, quindi, diversa forza: in particolare, il tasto destro è molto più sensibile della sua controparte, cosa che abbiamo bilanciato facilmente grazie al software proprietario ben studiato.


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La superficie inferiore dello Spectre è caratterizzata dal posizionamento centrale del sensore laser a 5600 dpi e da uno switch che permette di settare, via hardware, la sensibilità su tre livelli.

Un piccolo consiglio che ci sentiamo di dare, è di settare via hardware la sensibilità come High e, eventualmente, regolarla verso il basso via software; questa operazione permette di avere sempre un'elevata frequenza di campionamento, a tutto vantaggio della precisione dei movimenti, lasciando poi al software il compito di estrapolare i dati, a seconda della sensibilità voluta.

Ottima la rotellina centrale, egregiamente zigrinata e con un movimento molto fluido.

Da notare anche che, nella parte rivolta verso l'utente, è presente un inserto in plastica satinata, utile a diffondere il colore dell'illuminazione APM.

Il logo Razer risulta discretamente stampato sul dorso dello Spectre in colore grigio, tono su tono, mentre il logo Starcraft II è riprodotto su plastica traslucida.


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Una piccola anteprima del Razer Spectre al buio, con i colori di default.