2. Visto da vicino - Parte prima


Razer Raiju Ultimate 2. Visto da vicino - Parte prima 1 


Come anticipato, con il Raiju Ultimate Razer abbandona il design ispirato al controller Xbox One, che caratterizzava i precedenti gamepad, a favore di una struttura più ampia e con linee nettamente più morbide.

Inutile dire che ci troviamo anche in questo caso dinanzi ad un prodotto estremamente curato, impreziosito sulla parte frontale da una spettacolare finitura opaca di colore nero con rivestimento soft-touch.

La disposizione degli elementi rimane fedele a quella del Dualshock 4 di Sony, con i due stick analogici simmetrici e l'ampio touchpad nella zona centrale, ai cui lati sono posizionati i due pulsanti Share e Options.

Numerose sono le migliorie apportate come l'introduzione dei nuovi switch meccanici denominati Mecha-Tactile per i quattro pulsanti principali (X, Cerchio, Quadrato, Triangolo), l'aggiunta di un inedito sistema magnetico per gli stick analogici, ora realizzati completamente in metallo e gomma, e, infine, la revisione estetica della croce direzionale con finitura opaca anziché lucida.

Un'ulteriore novità è rappresentata dal nuovo pannello di controllo rapido, posto nella zona inferiore, questa volta mimetizzato nel rivestimento soft-touch, assolutamente più elegante rispetto a quello dei precedenti gamepad.


Razer Raiju Ultimate 2. Visto da vicino - Parte prima 2 


Anche il retro del controller è stato parzialmente rivisto: troviamo, infatti, i due nuovi "grilletti" (M3 ed M4) appiattiti e maggiormente raggiungibili dalle dita, non più removibili come sullo scorso modello.

Al centro della scocca posteriore è possibile notare il selettore di modalità (PS4 BT - USB - PC BT) che preannuncia la possibilità di utilizzare il Raiju Ultimate in modalità wireless tramite connettività Bluetooth, modalità che spiegheremo nel dettaglio a breve.

La zona superiore, come di consueto, accoglie i selettori che si occuperanno di ridurre la corsa di attivazione dei grilletti principali L2 e R2, caratteristica utile nel caso si stia utilizzando un fucile semiautomatico in uno sparatutto, permettendo un fuoco rapido e costante senza dover giungere a fine corsa del pulsante.

Il lato posteriore della struttura presenta inoltre numerose parti incavate rivestite in gomma texturizzata in corrispondenza delle zone che andranno a diretto contatto con le dita, in modo tale da aumentarne notevolmente l'ergonomia e la presa.


Razer Raiju Ultimate 2. Visto da vicino - Parte prima 3 


La parte alta del controller ospita gli ulteriori due bumper programmabili (M1 ed M2), dotati di switch Hyperesponse (i medesimi montati sui mouse di ultima generazione dell'azienda) e situati in una posizione molto comoda per gli indici.


Razer Raiju Ultimate 2. Visto da vicino - Parte prima 4 


In alto possiamo osservare l'ingresso per il cavo USB fornito in dotazione, necessario per utilizzare il Raiju Ultimate in modalità cablata e ricaricare al contempo la batteria.

Da notare le due clip laterali in corrispondenza del connettore Micro-USB di tipo B, che impediranno l'utilizzo di qualsiasi altro cavo al di fuori di quello incluso in bundle, una scelta senza alcun dubbio discutibile.


Razer Raiju Ultimate 2. Visto da vicino - Parte prima 5 


Il cavo di pregevole fattura fornito a corredo con il Razer Raiju Ultimate è dotato di connettori privi di placcatura in oro e del particolare ed utile plug a disconnessione rapida, presente invece sui modelli Wildcat e Wolverine Ultimate, che riduce la possibilità di caduta della console qualora il cavo venisse tirato con forza.


Razer Raiju Ultimate 2. Visto da vicino - Parte prima 6 


Ecco come si presenta il nuovo nato di casa Razer una volta acceso (tenendo premuto il pulsante PS): la zona circostante il touchpad si illuminerà, lampeggiando per segnalare che il controller non è accoppiato con PC o PS4.

La novità più gradita di questa produzione è senza alcun dubbio l'introduzione della connettività Bluetooth accennata poc'anzi, che consentirà l'utilizzo del Raiju Ultimate in totale libertà senza i limiti e gli intralci del cavo.

Il controller include una batteria al litio ricaricabile in grado di offrire, a detta del produttore, un utilizzo continuativo di ben 11 ore (con il sistema RGB disabilitato).