6. Prova sul campo


La scelta dei titoli è ricaduta su due FPS che riteniamo possano sfruttare in pieno le potenzialità offerte dall'innovativa periferica Razer.

The Darkness II e Crysis 3, entrambi First-Person-Shooter, dispongono di una gran mole di azioni eseguibili durante il gioco, che richiedono una buona ottimizzazione della mappatura dei tasti.

Il nostro intento è quello di creare un profilo per ogni gioco e gestire al meglio le operazioni tramite i tasti programmabili dell'Orbweaver valutandone le combinazioni migliori.


Razer Orbweaver 6. Prova sul campo 1  Razer Orbweaver 6. Prova sul campo 2 


In videogiochi frenetici e che richiedono rapidi movimenti come i due da noi selezionati, l'utilizzo dei tasti con struttura meccanica ci ha sicuramente avvantaggiati.

Abbiamo optato per un utilizzo del D-Pad come selettore delle armi nel caso di The Darkness 2 e dei power-up dell'armatura per quanto riguarda Crysis 3.

Riteniamo che questa impostazione sia ideale per la tipologia di Thumbpad di cui è dotato l'Orbweaver, sicuramente ostico da utilizzare nello spostamento della telecamera o del personaggio. 

Il pulsante inferiore è sicuramente ottimizzato per l'utilizzo come barra spaziatrice, quindi per svolgere l'azione di salto nella maggior parte degli FPS, e, infatti, non abbiamo sentito l'esigenza di cambiare questa funzione che riteniamo perfetta per tutti i giochi di questo tipo.

Il tasto superiore, invece, è stato utilizzato principalmente per la selezione della keymap, dei profili o come pulsante per il salto delle scene di intermezzo.


Razer Orbweaver 6. Prova sul campo 3  Razer Orbweaver 6. Prova sul campo 4 


L'utilizzo delle Macro e soprattutto del delay impostabile è stato testato con uno dei più famosi picchiaduro del mondo: Street Fighter IV. 

Grazie all'intuitivo sistema offerto dal Synapse 2.0 siamo riusciti ad impostare la maggior parte delle mosse speciali dopo un breve periodo di pratica.

La registrazione delle Macro è andata subito a buon fine, avendo così a disposizione la maggior parte delle combo con la singola pressione del relativo tasto.

Anche non utilizzando le Macro, il Razer Orbweaver si è rivelato essere molto adatto a questa tipologia di videogiochi.

Il D-Pad è stato utilizzato per lo spostamento del personaggio, mentre i tasti per gli attacchi e le prese.

Il movimento della mano e del polso non è di certo naturale in questo ambito, ma con un po' di pratica ci si abituerà alla grande.

Anche in questa prova i tasti meccanici hanno dato il meglio, garantendo consecutivi e rapidi attacchi.