3. Prova sul campo


Per i test delle HAMMERHEAD PRO v2 abbiamo utilizzato gran parte dei device in nostro possesso, valutando le nuove IEM di Razer in tutti gli scenari possibili.

Nonostante si tratti di cuffie a chiara vocazione gaming, abbiamo scelto di iniziare la nostra prova d'ascolto con lo smartphone, che crediamo essere il dispositivo ideale per questa tipologia di prodotto che, nel 90% dei casi, verrà utilizzato fuori casa.


Razer HAMMERHEAD PRO v2 3. Prova sul campo 1 


Una volta collegato il jack al nostro LG G4, ci siamo tuffati nell'ascolto del vastissimo repertorio offerto da Spotify spaziando tra molteplici generi musicali, dal pop all'hard rock al progressive.

Sin da subito le Razer HAMMERHEAD PRO v2 si sono dimostrate essere all'altezza di ogni situazione, proponendo uno spettro di frequenze estremamente bilanciato, con bassi corposi, medi equilibrati ed alti chiari e squillanti.

A differenza di molte cuffie di fascia alta, tra cui le Beats UrBeats in nostro possesso, che esaltano in modo fin troppo incisivo i bassi, le IEM del produttore californiano riescono ad equilibrare in modo ottimale le sonorità, risultando neutrali a default e dimostrandosi altamente versatili e personalizzabili tramite l'equalizzatore offerto dal sistemo operativo Android da noi utilizzato.

L'isolamento acustico, in particolar modo con i gommini a doppia flangia, è pressoché totale, al punto che non riuscirete più a captare alcun suono esterno.

Nonostante questa caratteristica giovi notevolmente all'ascolto, che risulterà quindi limpido e privo di rumori, la stessa potrebbe costituire una fonte di pericolo, in particolar modo alla guida, motivo per cui vi consigliamo di rimuovere l'auricolare sinistro in situazioni "critiche".

Utile e pratico il controllo in linea, che riteniamo essere di fondamentale importanza per la regolazione del volume e per il cambio tracce qualora si abbia il cellulare in tasca.

Discreto anche il microfono integrato, sufficientemente valido durante le conversazioni telefoniche anche in ambienti più rumorosi del normale, trattandosi di una capsula unidirezionale.


Razer HAMMERHEAD PRO v2 3. Prova sul campo 2 


Dall'ambito mobile ci siamo spostati con forte interesse a quello gaming su console, utilizzando una Xbox One in accoppiata al controller da gioco Razer Wildcat dotato di connettore jack combinato, perfetto per questa occasione.

Le HAMMERHEAD PRO v2 si sono comportate in modo impeccabile anche in questo frangente restituendo una resa sonora oltre ogni aspettativa: abbiamo faticato a distinguere le differenze tra le nuove IEM Razer ed il sistema multimediale Leviathan 7.1 che quotidianamente utilizziamo.

Il comparto audio dei titoli a nostra disposizione è stato riprodotto fedelmente con una resa sonora ineccepibile che, in molti casi, soprattutto durante le partite multiplayer online di Halo 5 Guardians, ci ha aiutato a riconoscere la provenienza degli spari e quindi la posizione dei nemici, salvandoci la pelle.

Nonostante si tratti di cuffie stereo in cui la resa della spazialità non è assolutamente contemplata, grazie alla tipologia in-ear, che isola l'utente da qualsiasi rumore esterno, si riescono a captare meglio tutti i suoni provenienti dallo scenario di gioco rispetto alle tradizionali cuffie gaming con due soli driver.

Ricordiamo, inoltre, che su PC è disponibile l'applicazione ufficiale Razer Surround che consente di virtualizzare i 7.1 canali anche sulle cuffie stereo, una chicca interessante che migliora ulteriormente l'esperienza di gioco.