2. Visto da vicino - Parte prima


Razer Diamondback 5G 2. Visto da vicino - Parte prima 1 


In occasione del decennale dello storico mouse, Razer ripropone il suo Diamondback in un'edizione rinnovata ma che conserva, come da tradizione, la medesima e basica struttura in plastica a design ambidestro utilizzata per il modello originale rilasciato nel lontano 2004.

La copertura trasparente e la scritta per esteso "Razer Diamondback" sono ormai soltanto un ricordo, lasciando posto ad una scocca in ABS di colore nero ed il logo con i tre serpenti, uniformando così il look a quello utilizzato per l'intera gamma di mouse di ultima generazione dell'azienda americana.

A differenza del modello 3G commercializzato a partire dal 2007, per la nuova versione Razer ha deciso di abbandonare la finitura soft-touch, di gran lunga più sensibile all'usura ed allo sporco, a favore di un rivestimento opaco ruvido.


Razer Diamondback 5G 2. Visto da vicino - Parte prima 2 


Le dimensioni della struttura, così come il peso, sono rimasti invariati rispetto ai modelli precedenti della serie.

Si parla infatti di 125mm in lunghezza e di soli 60mm in larghezza per un peso di circa 90 grammi (cavo escluso), il che rende il Diamondback 5G un mouse da gioco estremamente compatto e leggero ma, d'altro canto, poco adatto a coloro che dispongono di mani grandi e necessitano di superfici di appoggio maggiori.

La sua conformazione consente di norma una presa unicamente di tipo Claw o Fingertip, trattandosi di un design a superficie dorsale leggermente curva.


Razer Diamondback 5G 2. Visto da vicino - Parte prima 3 


I profili laterali, perfettamente simmetrici tra loro trattandosi di un mouse ambidestro, accolgono ognuno una coppia di pulsanti programmabili di ottima qualità ed un ampio inserto in gomma atto a migliorarne il grip.

Rispetto a tutti i precedenti modelli Diamodback, gli inserti laterali che includono i LED per l'illuminazione sono stati sensibilmente ridotti, il tutto a favore del design che risulterà in questo caso più sobrio e meno invasivo.


Razer Diamondback 5G 2. Visto da vicino - Parte prima 4 


Completamente rivoluzionata anche la base di contatto, a partire dal nuovo sensore laser 5G, posto ora in posizione centrale rispetto al baricentro, e da una serie di tre padsurfer in teflon di dimensioni maggiorate, atti a garantire una maggiore scorrevolezza e velocità durante l'utilizzo.

Dietro la quinta generazione di sensori laser Razer si cela un AVAGO ADNS-9800 vitaminizzato (anche se alcuni sostengono si tratti di un sensore Philips), il medesimo utilizzato per gran parte dei nuovi mouse targati Razer, come i più recenti Mamba e Mamba Tournament Edition ed il nuovo NAGA Chroma, dotato di una risoluzione massima pari a 16.000 DPI ed una regolazione di precisione con step pari ad una singola unità.


Razer Diamondback 5G 2. Visto da vicino - Parte prima 5 


Il Diamodback 5G è dotato di connettività cablata tramite un connettore USB 2.0 placcato oro ed un cavo in tessuto intrecciato di ottima fattura lungo 2,1 metri.