6. Prova sul campo


Non ci resta che testare sul campo il nuovo Razer Cobra Pro per valutarne ergonomia, autonomia e performance nelle più svariate condizioni di utilizzo.


Razer Cobra Pro 6. Prova sul campo 1 


Per i test abbiamo fatto uso, come di consueto, del nostro RIG Razer redazionale composto dalle seguenti periferiche.


Periferiche
Razer
Tastiera
BlackWidow X Chroma
Mouse
Cobra Pro
Tappetino
Gigantus V2 XXL
Sistema audio
Leviathan


Ergonomia

Con il nuovo Cobra Pro, Razer ha centrato l'obiettivo che si era fissato, vale a dire rilasciare un mouse esteticamente appagante, adatto alla maggior parte degli utilizzi ed estremamente ergonomico.

Il design simmetrico lo rende adatto a qualunque tipologia di mano ed impugnatura, sebbene risulti particolarmente indicato a prese di tipo Fingertip e Claw.

Gli inserti laterali in gomma, uniti al rivestimento ruvido, garantiscono una presa salda in qualunque situazione.

Impeccabili gli switch ottici di terza generazione montati sui pulsanti principali, già ampiamente testati in passato, incredibilmente reattivi oltre che dotati di un appagante feedback tattile.

La qualità della rotellina è soddisfacente, con un feedback fluido ed esente da giochi meccanici, nonostante l'assenza della modalità libera di scorrimento.


Razer Cobra Pro 6. Prova sul campo 2 


Così come in molti mouse Razer di ultima generazione, il pulsante per la regolazione dei DPI, posto nella parte inferiore, risulta particolarmente scomodo da raggiungere; in questo caso vengono in aiuto i due pulsanti posti sotto la rotellina di scorrimento, che dovremo, però, "sacrificare" per questo utilizzo.

Il peso, pari a 77g, è leggermente inferiore rispetto a mouse della medesima dimensione e con lo stesso target di mercato.

Nonostante ciò, il Cobra Pro si discosta dalla corsa all'ultraleggero che stiamo vivendo negli ultimi anni e, per i videogiocatori abituati a queste tipologie di mouse, potrebbe essere necessario una fase iniziale di adattamento.


Tempi di ricarica ed autonomia della batteria

Il nuovo Cobra Pro è dotato di una batteria a litio, che ci ha consentito di raggiungere quasi 100 ore di utilizzo continuativo in modalità HyperSpeed Wireless, quindi con 1000Hz di Polling Rate.

La durata della batteria aumenta a 170 ore in modalità Bluetooth, mentre cala drasticamente utilizzando il dongle HyperPolling, scendendo a poco più di 30 ore, a causa dei 4000Hz di polling rate.

Per ricaricare al 100% la batteria sono state necessarie circa 3 ore tramite connessione USB.


Gaming

Razer Cobra Pro 6. Prova sul campo 3 


Per i nostri test in ambito videoludico la scelta è ricaduta sul recentissimo Baldur's Gate 3, terzo capitolo ufficiale dell'omonima serie ispirata al gioco di ruolo Dungeons & Dragons.

Il nuovo RPG sviluppato da Larian Studios è perfetto per le nostre esigenze di testing: si tratta, infatti, di un titolo che non ha particolari necessità a livello di performance, ma che, se supportato da un mouse altamente personalizzabile, permetterà all'utente di godersi al meglio la storia, seguire gli innumerevoli dialoghi ed effettuare le scelte necessarie al completamento del gioco.

L'aspetto di maggiore interesse in questa fase è stata sicuramente la possibilità di riprogrammare le pressioni di ben 10 pulsanti che, unitamente alla modalità Hypershift e alle Macro registrabili mediante Synapse, ci ha permesso di avere a portata di mano tutti i comandi costantemente utilizzati durante le sessioni di gioco, altrimenti accessibili tramite complesse combinazioni di pressioni sulla tastiera.

Nonostante non fossero necessarie particolari accortezze a livello di prestazioni, il sensore ottico Focus 30K è risultato preciso e fluido, principalmente grazie alla possibilità di regolare i DPI a singoli step.


Razer Cobra Pro 6. Prova sul campo 4 


Per testare il mouse anche su un gioco più movimentato, abbiamo deciso di rispolverare League Of Legends, il celebre MOBA in voga dal 2009 e punto di riferimento in ambito competitivo.

In questo caso il sensore ottico Focus 30k è risultato sicuramente più determinante, permettendoci di guadagnare in reattività e precisione un vantaggio minimo sui nostri avversari, spesso determinante tra vittoria e sconfitta.

Anche gli switch ottici di terza generazione si sono comportati egregiamente, riducendo al minimo l'input lag e velocizzando le pressioni rapide e sequenziali all'ordine del giorno su questo titolo.

Anche su League Of Legends viene fatto ampio uso di Macro, che abbiamo quindi deciso di registrare in grande quantità e memorizzare su vari profili, così da poter selezionare quello di maggior interesse in base al campione utilizzato in ciascuna partita.

Il vantaggio ottenuto eseguendo tante pressioni (tendenzialmente di tastiera) mediante un singolo click del mouse non è quantificabile, specialmente per tutte quelle combo complesse che richiedono anni e anni di esperienza.

Le molteplici configurazioni possibili tramite il software di gestione Synapse (tra cui regolazione fine del LOD e della Landing Distance) ci hanno permesso di personalizzare al massimo il Cobra Pro in base al nostro stile di gioco e alle nostre esigenze.

Per testare in maniera completa il nuovo Cobra Pro, lo abbiamo anche utilizzato in modalità cablata: il Razer Speedflex è risultato estremamente flessibile, dimostrandoci che l'utilizzo in fase di ricarica non costituisce alcun problema.


Produttività

Razer Cobra Pro 6. Prova sul campo 5 


In ambito produttivo abbiamo messo alla prova il nuovo Razer Cobra Pro principalmente nei software professionali di editing software e video, utilizzati per la stesura di questa recensione.

Avendo già provato in passato il sensore ottico Focus 30K, sapevamo cosa aspettarci, ma siamo rimasti comunque colpiti ancora una volta dell'estrema precisione del tracciamento, in particolare a basse risoluzioni.

L'utilizzo dell'HyperPolling (4000Hz) è tangibile anche sul fronte produttività, garantendo un posizionamento del mouse impeccabile e consentendoci di ritagliare a mano libera alcune porzioni di foto senza errori.

La modalità Hypershift si è rivelata molto utile, consentendoci di rimappare i tasti con le scorciatoie più utilizzate senza alterare il normale funzionamento dei pulsanti laterali.

In questo ambito risulta inoltre molto comoda la possibilità di registrare delle Macro per velocizzare tutte le operazioni meccaniche ripetute di frequente.

Per l'ennesima volta non siamo riusciti nemmeno lontanamente ad avvicinarci ai 30.000 DPI di risoluzione massima garantiti dal sensore, che riteniamo assolutamente inadatti a qualunque utilizzo anche con setup multi-monitor 4K (in attesa degli 8K).