2. Visto da vicino


Plextor M6e 256GB 2. Visto da vicino 1 


Il Plextor M6e è fondamentalmente costituito da un SSD con connettore M.2 (PX-AG256M6e) e da un adattatore PCI Express 2.0 x2, le cui dimensioni, pari a 180,98 x 121,04 x 22,39mm, gli permettono di trovare agevolmente posto anche in cabinet di dimensioni molto compatte.

Sulla staffa in metallo possiamo osservare, oltre al logo Plextor serigrafato, una serie di tre LED di colore rosso, verde e giallo, che indicano, rispettivamente, la presenza di alimentazione, la corretta inizializzazione del drive e l'eventuale attività.


Plextor M6e 256GB 2. Visto da vicino 2 


Sulla parte anteriore del PCB, del classico colore verde, troviamo il connettore M.2 che accoglie il nostro SSD e tutta l'elettronica di gestione che si occupa della conversione dei segnali per far sì che quest'ultimo riesca a dialogare correttamente con il sistema attraverso lo slot PCIe.

Un sigillo di garanzia va a coprire un perno passante che tiene bloccato il PCB del drive con quello dell'adattatore, una scelta a nostro avviso piuttosto limitante visto che "impedirebbe" all'utente di utilizzarlo su tutte le nuove mainboard Z97 montandolo su slot M.2.


Plextor M6e 256GB 2. Visto da vicino 3 


Il retro del PCB risulta completamente libero da componenti e presenta soltanto i punti di ancoraggio della staffa fissata al PCB tramite due viti, nonchè il dado che va a bloccare il perno precedentemente menzionato.


Plextor M6e 256GB 2. Visto da vicino 4 


Rimuovendo il sigillo e, successivamente, il perno che tiene bloccati i due PCB possiamo estrarre il nostro SSD dallo slot M.2.

L'unità utilizza un fattore di forma M.2 2280 e ha un PCB dalle dimensioni ridottissime che termina, da una estremità, con un pettine che andrà inserito nello slot M.2 e, dall'altra, con un foro necessario al relativo blocco; le dimensioni, pari a 22 x 80 x 3,85mm, permettono di alloggiare in maniera abbastanza agevole fino a quattro NAND flash per ciascuno dei due lati, oltre al controller ed il chip adibito alla cache.

Ricordiamo all'utenza che le schede con fattore di forma M.2 possono avere una larghezza di 12, 16, 22 e 30mm ed una lunghezza massima di 110mm, da cui deriva lo specifico nome del form factor.

Sul lato anteriore possiamo osservare un'etichetta che riporta il logo Plextor, il nome del prodotto, il part number, il seriale, tensione e corrente nominali, data e luogo di produzione, oltre a tutte le certificazioni in possesso del drive.

La stessa è applicata direttamente su alcuni componenti tra i quali uno dei quattro chip NAND Flash ed il chip DRAM da 512MB di cache posto nelle vicinanze del pettine.


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Sul lato opposto, in posizione speculare rispetto ai componenti già visti, troviamo gli altri quattro chip NAND Flash ed il controller Marvell 88SS9183, il tutto contornato dall'elettronica secondaria realizzata con componentistica SMD miniaturizzata.

Il Marvell 88SS9183-BNP2 è un controller di ultimissima generazione realizzato su socket BGA che utilizza due strati fisici PCIe nativi, il che significa che supporta due linee PCIe di seconda generazione.

Il protocollo di trasmissione adotta un'interfaccia conforme con il nuovo standard SATA Rev. 3.2 che garantisce, in linea teorica, 16 Gb/s in slot x4 con standard 2.0 e ben 32 Gb/s in slot x4 con standard 3.0. 

Per quanto concerne la sicurezza dei dati, il controller supporta la codifica con chiave di criptazione AES a 256 bit.

Gli otto chip  di memoria, identificati dalla sigla TH58TEG8DDJBA8C, sono prodotti con processo litografico a 19nm da Toshiba e con una densità di 256Gbit (32GB).

Il sistema di denominazione utilizzato da Toshiba per i suoi chip è di tipo alfabetico e l'undicesima lettera, nel nostro caso la "J", sta ad indicare il processo di fabbricazione a 19nm, mentre il penultimo carattere, che è un "8", significa che il package contiene quattro die da 8GB cadauno, per un totale di 32GB.

Queste particolari NAND Flash utilizzano una configurazione MLC (Multi Level Cell), un package del tipo 132 BGA, sono conformi allo standard DDR Toggle Mode 2.0 ed hanno un lifetime stimato in circa 3.000 cicli di scrittura.

Ricordiamo che un'interfaccia di tipo sincrono consente di scambiare un maggior quantitativo di dati con evidenti benefici dal punto di vista prestazionale.

Non visibile nelle immagini, ma comunque presente, abbiamo infine un chip di DRAM cache DDR3L-1600 da 512MB, di produzione Nanya, che affianca il controller fornendo un valido aiuto in termini di boost prestazionale e facilitando le operazioni di Garbage Collection.