Componentistica & Layout - Parte 2
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Procediamo con un'analisi più accurata del nuovo PC Power & Cooling Silencer Mk III 1200W partendo, come di consueto, dall'ingresso.
Il filtro EMI, ricavato in gran parte sul piccolo PCB ancorato alla presa di alimentazione, prosegue sul PCB principale con un ridotto numero di componenti, inferiore a quello presente sui modelli concorrenti.
Ricordiamo, ancora una volta, che lo scopo del filtro d'ingresso è quello di impedire alle componenti in alta frequenza, generate dai transistor di switching, di ritornare sulla rete elettrica e di evitare che eventuali disturbi esterni possano influenzare le tensioni d'uscita.
Non è presente tuttavia il MOV (Metal Oxide Varistor) che ha invece la funzione di proteggere, entro certi limiti, l'alimentatore dalle scariche elettriche.
L'unità potrebbe essere quindi più sensibile ad eventuali sbalzi di tensione, motivo per cui sarebbe preferibile accoppiare il Silencer Mk III ad un gruppo di continuità .
La tensione, successivamente, arriva al doppio ponte raddrizzatore in cui la componente negativa della tensione sinusoidale viene ribaltata in valori positivi, generando un doppia semionda a 100Hz.
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![]() | Ponte raddrizzatore.
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Su molti modelli della stessa classe di appartenenza alcuni produttori si affidano ad un solo ponte di analoghe caratteristiche, dal momento che un solo elemento potrebbe fornire tutta la corrente necessaria.
Il Silencer Mk III potrà quindi erogare i 1200W dichiarati senza stressare in alcuno modo i due componenti.
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![]() | Condensatori d'ingresso Nippon Chemi-Con.
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I condensatori d'ingresso impiegati sono due e di differente capacità , soluzione decisamente insolita.
Si tratta di elementi elettrolitici certificati per operare a 105°C e 400V di picco, nessun problema quindi sul fronte longevità .
La capacità complessiva messa a disposizione arriva a 1240uF, la più alta vista fino ad ora.
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![]() | Particolare dell'induttore di controllo facente parte dell'APFC. Sulla sinistra la piccola doughter-card con il chip di controllo. |
Il sistema di controllo del PFC, non perfettamente visibile, utilizza due MOSFET e due diodi, mediante i quali si agisce sull'induttore in combinazione con i condensatori d'ingresso per rifasare l'onda di tensione e di corrente.
Lo scopo è quello di ridurre al minimo la potenza "sprecata" a causa degli effetti induttivi e capacitivi inevitabilmente presenti, compensandoli opportunamente.
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![]() | Transistor di switching:
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I transistor di switching sono due in configurazione half-bridge, non si tratta quindi della miglior configurazione disponibile e, per quanto efficace, risulta leggermente inferiore a quella utilizzata dalla concorrenza.Â
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![]() | Particolare del trasformatore principale. |
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Una volta ridotta la tensione a valori compatibili con gli stadi successivi, è necessario filtrare le forti oscillazioni prodotte dai transistor di switching.
La rettifica della tensione da 12V è affidata a ben dieci MOSFET 041N04N ancorati al dissipatore dedicato su entrambi i lati. Â
Con una corrente erogabile di 80A ciascuno, lo stadio secondario può contare su un tale arsenale che il termine sovradimensionato non renderebbe minimamente giustizia.
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Il filtraggio finale sulla tensione da 12V viene ottenuto con l'ausilio di un buon numero di condensatori allo stato solido ed elettrolitici, di cui alcuni disposti sul PCB delle connessioni modulari.
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![]() | Particolare del Modulo DC-DC. |
I moduli DC-DC disposti sul PCB interno utilizzano un totale di 8 MOSFET raggruppati per due e sovrastati a coppie da un elemento in metallo che funge da dissipatore. Â
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![]() | Particolare del chip presumibilmente preposto ai sistemi di protezione.
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Sulla daughter-card adiacente alla presa d'ingresso è ancorato il chip che, con tutta probabilità , si occupa dei sistemi di protezione; sfortunatamente non siamo riusciti ad ottenere alcuna informazione utile a poter determinare la tipologia di protezioni disponibili.
![]() | Particolare del sensore di temperatura. |
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Il circuito di controllo della ventola utilizza un sensore di temperatura ancorato al dissipatore dello stadio secondario.
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![]() | Controller PWM di stand-by.
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Concludiamo con il particolare del controller PWM dedicato alla tensione di stand-by.
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