4. Firmware - TRIM – Secure Erase - Overprovisioning


Patriot WILDFIRE SSD 120 & 240GB 4. Firmware - TRIM - Overprovisioning 1  Patriot WILDFIRE SSD 120 & 240GB 4. Firmware - TRIM - Overprovisioning 2 

 

La due schermate in alto ci mostrano la versione del firmware con cui sono equipaggiati entrambi gli SSD giunti in redazione.

Si tratta di una revisione contrassegnata dalla sigla 3.19 che supporta nativamente il comando TRIM, S.M.A.R.T, NCQ, APM ed LBA 48bit.

Come abbiamo più volte sottolineato, il TRIM è di  fondamentale importanza affinché questa tipologia di supporti mantengano nel tempo un rendimento costante, senza un eccessivo degrado delle prestazioni.

Rispetto agli SSD delle precedenti generazioni, abbiamo avuto modo di verificare che il TRIM su tutte le unità dotate di controller SF-2281, probabilmente grazie al lavoro svolto in contemporanea da una Garbage Collection più evoluta rispetto al passato, risulta essere più efficiente e dotato di una velocità talmente elevata che è quasi impossibile notare cali prestazionali tra una sessione di lavoro e la successiva. 

Per potersi rendere conto di quanto sia efficiente, basta effettuare una serie di test in sequenza  e confrontare i risultati con quelli ottenuti disabilitando il TRIM tramite il comando:

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Tuttavia, nel caso si abbia la necessità di riportare gli SSD allo stato originale per installare un nuovo sistema operativo o ripristinare le prestazioni originarie, si può utilizzare uno dei tanti metodi di Secure Erase.

Per i nostri test abbiamo usato con successo Parted Magic, un software molto semplice, il cui utilizzo è descritto in una guida molto dettagliata all'interno di una nostra precedente recensione.

A causa delle protezioni presenti nei BIOS di recente produzione, i drive, nel momento in cui andiamo ad effettuare il Secure Erase, potrebbero trovarsi in uno stato di blocco che ne impedisce la cancellazione.

In questo caso bisogna chiudere il tool, staccare il cavo SATA di alimentazione per qualche secondo, riconnetterlo, riaprire il tool di Secure Erase e procedere alla cancellazione.

Gli SSD e le mainboard più recenti supportano le operazioni di Hot Plug, tuttavia si tratta pur sempre di operazioni rischiose per cui, prima di effettuare qualsiasi operazione del genere, leggete con attenzione la guida menzionata in precedenza.

 

NextHardware.com sconsiglia agli utenti non avanzati di utilizzare software di Secure Erase su questi supporti, poichè un comando errato potrebbe rendere inutilizzabile il vostro drive.

 

Overprovisioning e dintorni 

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Come abbiamo riportato nella pagina precedente, entrambi i due WILDFIRE di Patriot utilizzano 8 chip NAND da 16GB e 32GB per un totale teorico di 128GB e 256GB rispetto ai 120GB ed i 240GB dichiarati, mentre gli effettivi GB a disposizione dell'utente ad unità formattata sono soltanto 111GB e 223GB.

Considerando comunque il fatto che il sistema operativo utilizza un sistema di misurazione leggermente diverso da quello usato dai produttori, di fatto ci ritroveremo con 8GB e 16GB di memoria in meno rispetto alla capacità complessiva dei chip di NAND Flash utilizzati.

Questo 8% circa di spazio "mancante" viene utilizzato dal produttore per le funzioni di Garbage Collection, Overprovisioning, compressione dati, ridondanza dei dati e circa la metà dello spazio per la funzione RAISE.

Si tratta quindi di uno spazio vitale per un corretto funzionamento delle unità SSD, per un veloce recupero delle prestazioni dopo intense attività di lavoro e per la sostituzione di eventuali celle che si possono danneggiare nell'arco della vita utile dell'unità.

Ricordiamo ai lettori che le NAND con tecnologia a 32nm, utilizzate nelle due unità oggetto della recensione, hanno un ciclo stimato di vita pari a 5000 cancellazioni.

A nostro avviso, quindi, la piccola percentuale di spazio persa rispetto a quella teorica è ben spesa, in quanto serve a garantire una maggiore affidabilità ed una maggiore costanza delle prestazioni nel tempo.

Per coloro che utilizzano in maniera intensiva le unità SSD e non volessero procedere alle operazioni di Secure Erase molto spesso, esiste un trucco per avere un minor degrado delle prestazioni nel tempo, o se preferite un più veloce recupero delle stesse.

Basta infatti dedicare una piccola porzione di spazio dell'unità all'Overprovisioning che va a sommarsi a quello dedicato dal produttore: per espletare tale operazione, è sufficiente non partizionare interamente lo spazio a disposizione sull'unità e lasciare la percentuale desiderata come spazio non allocato.

 


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