3. Firmware - TRIM - Overprovisioning

 

Patriot Pyro SE 120GB 3. Firmware - TRIM - Overprovisioning 1

 

Il Patriot Pyro SE 120GB ci è giunto in redazione dotato del firmware 320ABBF0 con il quale lo abbiamo iniziato a testare, non incontrando peraltro alcun tipo di problematica durante le prove.

Abbiamo però preferito portare a termine i test,  come mostrato nella schermata riepilogativa di CrystalDiskInfo v4.0.0, con l'ultima versione nel frattempo resasi disponibile, la 332ABBF0, consigliata dalla stessa Patriot.

Teniamo comunque a precisare come le prestazioni riscontrate tramite i due differenti firmware siano risultate in definitiva strettamente paragonabili, e dove è stata rilevata differenza, questa si è manifestata con valori di scarto assolutamente non significativi.

L'unità supporta nativamente l'indirizzazione logica dei blocchi a 48bit, il monitoraggio dei parametri diagnostici S.M.A.R.T e, a seguire, TRIM, Native Command Queuing ed Advanced Power Management.

Come più volte abbiamo avuto modo di sottolineare, gli SSD equipaggiati con controller SandForce SF-2281 oltre ad offrire prestazioni circa doppie rispetto alla precedente serie di controller dello stesso produttore, usufruiscono di una gestione decisamente efficiente e migliorata del comando TRIM, finalizzata tramite l'implementazione nativa che Microsoft ha introdotto in Windows 7.

Sebbene quindi esista in Windows 7 la predisposizione al TRIM, questa funzionalità deve trovarsi comunque in stato di attività: l'impostazione di default di Windows 7 è già prevista coerentemente in tale stato.

All'occorrenza, per verificarne anche in fasi successive la corretta attivazione, è necessario accedere con i privilegi di amministratore alla shell di comandi di Windows (cmd.exe) e, una volta ottenuto il prompt, bisognerà eseguire il comando

fsutil behavior query disabledeletenotify

che altro non fa se non predisporre una query su una particolare chiave di registro e richiederne il relativo valore memorizzato:

  • nel caso venga restituito il valore "0" il TRIM risulta regolarmente attivo
  • in caso, invece, venga restituito il valore "1" il TRIM è disattivato

L'immediato beneficio che il TRIM permette di ottenere è riscontrabile in un recupero prestazionale particolarmente veloce, tanto che risulterà poco probabile agli utilizzatori di unità con questo controller, notare sensibili cali prestazionali tra due immediate, successive ed intense sessioni di lavoro, anche finalizzando massivi spostamenti di dati.

Per potersi rendere realmente conto del livello di efficienza raggiunta, si renderà necessario effettuare in sequenza una serie di test, confrontandone i risultati con quelli ottenuti da prove analoghe in seguito alla disabilitazione del TRIM, che si effettua tramite il comando:

fsutil behavior set disabledeletenotify 1

Nel caso si abbia la necessità di riportare il drive allo stato originale per installare un nuovo sistema operativo o per ripristinarne le prestazioni ottimali, si può far uso di uno dei diversi metodi di Secure Erase che abbiamo avuto modo di illustrare in passato.

Per i nostri test abbiamo usato con soddisfazione Parted Magic, un software molto semplice il cui utilizzo, descritto nei dettagli, è stato condensato in una guida inserita all'interno di una nostra precedente recensione.

A causa delle protezioni presenti nei BIOS di molte schede madri di recente produzione, è utile avvisare che al momento della finalizzazione del Secure Erase, l'SSD potrebbe a priori già trovarsi in uno stato di blocco (blocked) o di congelamento delle attività a basso livello (frozen) che ne impediranno qualsiasi operazione, compresa quella di Secure Erase.

In questo caso occorrerà chiudere il tool, staccare il cavo di alimentazione SATA per qualche secondo, riconnetterlo, quindi riavviare il tool di Secure Erase e procedere alla cancellazione.

Seppur gli SSD, le mainboard e i controller più recenti supportino in genere senza problemi le operazioni di Hot Plug, è doveroso precisare come si tratti pur sempre di operazioni che inducano un minimo di rischio, motivo per cui raccomandiamo di leggere con particolare attenzione la guida in precedenza menzionata prima di procedere con tali operazioni.


NextHardware.com sconsiglia agli utenti sprovvisti di un avanzato livello tecnico, o quantomeno conoscitivo di tali procedure, di utilizzare software di Secure Erase su qualsiasi supporto di memorizzazione: la finalizzazione di un comando non idoneo o errato, potrebbe rendere successivamente inutilizzabile l'unità interessata.

 

Overprovisioning e dintorni 

Patriot Pyro SE 120GB 3. Firmware - TRIM - Overprovisioning 2 
Patriot Pyro SE 120GB 3. Firmware - TRIM - Overprovisioning 3 

 

L'unità, pur utilizzando 16 chip NAND da 64Gb (8GB) ciascuno, ed equivalenti a 128GB totali disponibili, ne riserva di default 8GB per l'immagazzinamento del firmware, per l'Overprovisioning, la ridondanza dei dati, la gestione delle attività di compressione ed infine per la eventuale sostituzione di quelle celle andate irrimediabilmente a deteriorarsi durante il ciclo di vita operativo.

In definitiva, a fronte della perdita di un minimo quantitativo di memoria, avremo la garanzia di una affidabilità decisamente più elevata e soprattutto di una maggiore costanza prestazionale nel tempo.

Segnaliamo, in ultimo, che la differenza riscontrabile fra i 120GB pubblicizzati ed i 111.79GB effettivamente disponibili una volta formattata l'unità dipende in via esclusiva, come più volte ribadito, solo dalla differente metodologia di misurazione della capacità delle unità di memorizzazione da parte del sistema operativo, rispetto a quella stabilita ed usualmente indicata dai produttori.

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