8. Test: Endurance Random
Introduzione
Questa serie di test che andiamo a svolgere, ci permetterà di testare il numero di IOPS che l'SSD è in grado di svolgere utilizzando pattern di grandezze diverse. L'acronimo IOPS sta ad indicare, nella traduzione italiana, il “numero di operazioni di input ed output per secondo”, ed è un indice di grandissima importanza per valutare le prestazioni di un disco per quanto concerne le operazioni di caricamento del sistema operativo o di un qualsiasi applicativo software. Un numero elevato di operazioni per secondo renderà il caricamento di un software più rapido, ma allo stesso tempo non è garanzia assoluta di maggiore o minore velocità. Il rapporto ideale si ottiene considerando e relazionando il transfer rate medio e gli IOPS, tenendo conto che, a seconda della dimensione del file che andremo ad elaborare, la rilevanza dei due parametri ricopre un ruolo più o meno decisivo. I test sfruttano un tipo di accesso totalmente casuale, questo perché raramente i file contenuti nei nostri supporti seguono una disposizione perfettamente sequenziale. Una delle cause è la frammentazione, ma anche il semplice bisogno in fase di caricamento, di accedere a files disposti in zone differenti sulla superficie del disco (vedi avvio del sitema operativo).
Risultati
HDTunePro [Empty 0%] | |
Read | Write |
HDTunePro [Full 50%] | |
Read | Write |
HDTunePro [Full 100%] | |
Read | Write |
Sintesi
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Nel primo test notiamo che l'SSD tende a perdere prestazioni sia in lettura che in scrittura con il progressivo riempimento, segno che gli algoritmi di gestione non riescono a compensare efficacemente la tendenza a perdere prestazioni degli SSD. Le prestazioni in lettura sono addirittura peggiori rispetto a quelle rilevate su SSD con controller Indilinx, quelle in scrittura vanno abbastanza bene, ma non ai livelli di altri SSD con pari controller.
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Anche nel test con file da 4KB abbiamo un comportamento simile a quello visto di sopra, con leggero degrado prestazionale per un SSD con controller Sandforce
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A dimensioni del pattern maggiori la situazione non sembra migliorare, il calo prestazionale in lettura è sempre evidente, un po' meno in scrittura.
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Il trend mostrato dai grafici precedenti continua anche nel test con pattern da 1MB.
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Quest'ultimo test, che simula in maniera più articolata gli accessi casuali combinati con pattern di varie dimensioni, conferma la tendenza al degrado prestazionale manifestata con tutti i pattern testati.