5. Prova sul campo

 

Passiamo quindi al test sul campo delle Rage 7HX, durante il quale ne analizzeremo le prestazioni in tre distinti "ambiti" di utilizzo: gaming, film ed ascolto musica.


Gaming

In ambito gaming il comportamento delle cuffie di casa Ozone si è presentato piuttosto omogeneo, evidenziando, in ogni caso, alcuni limiti propri di questa tipologia di prodotto.

C'è da dire, infatti, che tutte le cuffie "mono driver", per quanto di qualità elevata, soffrono se utilizzati al massimo volume, dove le distorsioni diventano particolarmente fastidiose, specie nelle fasi più concitate di gioco.

La scarsa propensione, infatti, a rendere i bassi in modo profondo, rende i toni medio alti sempre preponderanti con una spigolosità del suono, a volumi elevati, che potrebbe alla lunga infastidire l'utilizzatore.

Un sapiente utilizzo dell'equalizzatore, comunque, riesce a restituire una gamma di  toni equilibrata, specie se non si spinge al massimo sulla "manetta" del volume

Per le nostre prove in game abbiamo utilizzato il sempre più diffuso e apprezzato World of Tanks ed il fantastico Far Cry 3.

 

Ozone Rage 7HX Surround Headset 5. Prova sul campo 1 

World Of Tanks

MMO gratuito basato sull'utilizzo di carri armati della seconda guerra mondiale.

 

Utilizzando i giusti settaggi audio si riesce a godere appieno degli effetti sonori presenti nel gioco, dal rumore generato dai cingoli durante il movimento al fragore degli spari.

L'isolamento dall'ambiente esterno è molto buono e, anche dopo qualche ora di gioco, non abbiamo sentito la presenza delle cuffie sulla nostra testa.

Leggerissime, le Rage 7HX esercitano una pressione quasi inesistente sulle orecchie, grazie anche all'ottima imbottitura degli auricolari.

L'audio posizionale riesce a rendere, nonostante sia virtualizzato, facilmente individuabili i nemici e la provenienza degli spari.

 

Ozone Rage 7HX Surround Headset 5. Prova sul campo 2 

Far cry 3

Terzo episodio della famosissima saga di casa Ubisoft.

 

Già soddisfatti, quindi, nell'utilizzo con World of Tanks, giocando Far Cry 3 abbiamo ottenuto risultati addirittura migliori, probabilmente merito della codifica dolby surround.

A patto sempre di non alzare il volume al massimo, l'esperienza di gioco è davvero coinvolgente, con effetti ambientali sempre netti e cristallini; eccellente la resa del parlato che, con queste cuffie, risulta davvero notevole.  

Ergonomicamente parlando, valgono le considerazioni fatte in precedenza: indossare le Ozone Rage 7HX è davvero piacevole, non avvertendole, quasi, anche dopo molte ore di gioco.

 

Film

I titoli da noi utilizzati sono Van Helsing e Sin City, due autentici capolavori ricchi di effetti speciali.

 

Ozone Rage 7HX Surround Headset 5. Prova sul campo 3 

Van Helsing

Hugh Jackman nei panni del più famoso cacciatore di vampiri.

 

Con Van Helsing, complice probabilmente un livello di "registrazione" non troppo alto, possiamo alzare il volume al massimo senza incorrere in particolari problematiche.

Anche in questo caso, la codifica Dolby Digital 5.1 Surround rende l'esperienza di ascolto notevolmente interessante, restituendo una sorprendente resa anche delle basse frequenze.

Il parlato, in particolar modo, risulta davvero preciso anche nelle scene di azione più concitate.

 

Ozone Rage 7HX Surround Headset 5. Prova sul campo 4 

Sin City

Tratto dal fumento cult di Frank Miller, diretto da Frank Miller stesso, Robert Rodriguez e Quentin Tarantino.

 

Le Ozone Rage 7HX si difendono egregiamente anche con questo titolo, dove il parlato riveste un ruolo di fondamentale importanza.

Gli scenari tetri e bui, così come le musiche, rendono esaltano la resa di queste cuffie, che riescono sempre ad esprimersi al meglio.

Contrariamente a quanto riscontrato con Van Helsing, questa volta abbiamo dovuto abbassare leggermente il volume, pena una certa perdita di omogeneità del suono.

 

Musica

Per questa prova abbiamo scelto due generi musicali completamente diversi, proprio per meglio analizzare la resa delle Rage 7HX.

 

Ozone Rage 7HX Surround Headset 5. Prova sul campo 5 

Ludwig Van Beethoven

Concerto in D major per violino, Op.61

 

Piccoli aggiustamenti dell'equalizzatore ci consentono di godere di un ascolto più che dignitoso anche con un genere "difficile" come la musica classica; il volume impostato ad un 80% circa, inoltre, ci consente di migliorare ulteriormente la nostra esperienza di ascolto.

 

Ozone Rage 7HX Surround Headset 5. Prova sul campo 6 

ABBA

The Name Of The Game

 

Anche in questo caso, con piccole variazioni apportate per mezzo dell'equalizzatore ci consentono di ammorbidire i toni, fin troppo "secchi", nella zona medio alta.

Alcune tracce, comunque, riescono a "rendere" in modo molto buono anche senza aggiustamenti di sorta; unica accortezza, è quella di tenere il volume, anche in questo caso, ad un 80% circa.

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