3. Benchmark sintetici
Questo lotto di prove è mirato a verificare il comportamento delle memorie inserite nell'architettura globale del sistema con dei benchmark sintetici che misurano dei parametri di performance direttamente o indirettamente legati alla banda ed alla latenza delle memorie. Ovviamente la misura è influenzata dalla frequenza di funzionamento della CPU, dalla frequenza di funzionamento del northbridge e quindi del memory controller (che è integrato all'interno del northbridge), e dalla banda del bus quad pumped dove transitano tutti i dati.
Tutte queste grandezze sono legate tra di loro dalla frequenza base di funzionamento del FSB, dal moltiplicatore delle memorie (che è strettamente legato alla frequenza di strap del northbridge) e dal moltiplicatore della CPU che determina la frequenza di funzionamento della CPU.
Per questo motivo ciascun punto di misura sarà rappresentato riportando in ordine:
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il moltiplicatore della CPU e la frequenza base del FSB;
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il moltiplicatore della memoria (FSB:RAM);
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lo strap del northbridge;
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la frequenza risultante di funzionamento delle memorie;
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i timings delle memorie;
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il voltaggio applicato alle memorie.
Con questo dati saremo in grado di leggere ed interpretare correttamente i risultati delle misure.
Nel memory bandwidth di Everest si può osservare come il valore della scrittura sia limitato dalla banda del bus quad pumped, infatti con FSB base pari a 266 MHz indipendentemente dalla frequenza di funzionamento della memoria questo valore è pressochè uguale, mentre aumentando il FSB base questo valore cresce. Ovviamente i valori di banda nella copia e nella lettura crescono all'aumentare della frequenza di funzionamento della memoria anche a parità di FSB base.
Anche la misura di banda fatta con Sandra è nella norma visto che la banda delle memorie cresce al crescere della frequenza di funzionamento delle stesse.
La latenza è fortemente influenzata da tutti i parametri in gioco.
Anche in questo caso nulla di anomalo da osservare.
Negli ultimi due grafici si conferma quanto detto precedentemente e le memorie dimostrano di scalare abbastanza bene all'aumentare della frequenza di esercizio.
Nel superPI si vede come sia la frequenza della CPU che determina principalmente la bontà della misura, comunque anche la RAM ha un suo ruolo importante e si vede come a parità del resto contribuisca anch'essa allo score finale.
Negli ultimi due benchmark sintetici tutto il sistema viene messo alla prova e quindi non è facilmente quantificabile il contributo delle memorie. L'unica cosa che si può dire è che le memorie hanno fatto il loro dovere, e si sono dimostrate stabili nelle diverse condizioni operative consentendo di raggiungere degli score allineati a quelli di altri sistemi in analoghe condizioni operative.
In generale si può dire che le memorie si sono comportate nella norma, non evidenziando cedimenti o comportamenti strani che possano lasciare pensare a un qualche errore progettuale o a un qualche difetto nella fabbricazione. Le memorie si sono dimostrate stabili e performanti in tutte le condizioni operative.