6. Interno - parte seconda

 

Giungiamo quindi alle battute finali dell'esame della superficie interna.

 

NZXT Switch 810 6. Interno - parte seconda 1 
NZXT Switch 810 6. Interno - parte seconda 2 

 

La parte posteriore dedicata al cable management poteva sicuramente essere progettata meglio; lo spazio a disposizione è in effetti piuttosto esiguo poichè supera di poco 1 cm.

 

NZXT Switch 810 6. Interno - parte seconda 3 

 

Una piccola scheda di alimentazione ausiliaria permette di raggruppare e alimentare tutti connettori delle ventole (e dei led posteriori) tramite un unico molex di alimentazione a 4 pin.


 

Tale dispositivo può risultare comodo, ma segnaliamo essere privo di qualsiasi sistema di regolazione della tensione.

 

NZXT Switch 810 6. Interno - parte seconda 4 
NZXT Switch 810 6. Interno - parte seconda 5 


La cura dei particolari posta da NZXT nello Switch 810 è evidente anche nella realizzazione della superficie di appoggio dell'alimentatore: ben sei distanziali dotati di gommini si occupano di accogliere la nostra unità smorzandone completamente le vibrazioni prodotte.

La sede, con foratura a "nido d'ape", favorisce l'aspirazione dell'aria all'interno dell'alimentatore ed il filtro disposto all'esterno scongiura la possibilità di accumuli di polvere.

 

NZXT Switch 810 6. Interno - parte seconda 6 
NZXT Switch 810 6. Interno - parte seconda 7 

 

La parte posteriore del case mette a disposizione nove slot di espansione forniti di bezel forati atti a migliorare lo scambio d'aria con l'esterno; più a sinistra sono presenti i quattro fori provvisti di guarnizione per sistemi di raffreddamento a liquido esterni.

Ad oggi, però, continuiamo a interrogarci sulla loro reale utilità dato che è ormai prassi integrare gli impianti di watercooling all'interno del case.

Ribadiamo, comunque, che le possibilità di integrazioni complesse offerte dallo Switch 810 sono veramente fuori dal comune.

 

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