Nikon V1, la prova completa 2. Nikon V1: funzioni ed ergonomia, 1a parte 1 


Nikon V1, il massimo nel minimo.

Le macchine fotografiche digitali rappresentano, nell'offerta tecnologica odierna, forse i device più complessi in circolazione. Miriadi di funzioni nidificate in improbabili menu e sotto-menu, tasti e ghiere a profusione, non sempre arrangiate nel migliore dei modi.

Manuali da 500 pagine che per leggerveli tutti dovete sacrificare i vostri preziosi fine-settimana (ok, sto volutamente esagerando... in fondo "chi" li legge i manuali quando fuori c'é un bel sole?!?). E potremmo continuare per parecchio ancora.


La Nikon V1 sembra essere stata concepita apposta per evitare totalmente il problema della sovra-complicazione di cui sopra che, badate bene, non riguarda solo corpi pro ed avanzati (nei quali è in parte anche giustificata) ma, spesso, anche compatte con vocazione "da reflex".

L'approccio all'uso della Nikon One di punta, a partire dalla sua forma semplicissima, ne é la prova. Addirittura è sufficiente sbloccare l'obiettivo (nel nostro caso il 10-30mm VR 1 Nikkor in dotazione come kit lens) perché la macchina si accenda da sé e garantisca, in circa un secondo, la possibilità di effettuare la prima cattura.


Sempre pronta.

A seconda del tempo impostato dopo il quale la macchina deve andare automaticamente in pausa, nel caso in cui non venga spenta, il sistema della V1 attiva il LED di stato posto di fianco al tasto ON/OFF che inizia a lampeggiare... Basta però premere lo shutter e la One effettua lo scatto come fosse già accesa.

Ad essere spenti infatti sono parti come l'LCD posteriore che, per sua natura, consuma più energia. Il resto invece è reattivo e pronto all'istante.

Istantaneo: ricordate questo sostantivo perché è fortemente caratterizzante della user-experience V1.



Scattare foto e video... e nient'altro.

Concentrarsi sulla ripresa. E' questo il vero successo, lo spirito della serie Nikon One e, probabilmente, il motivo della sua stessa esistenza.

Per il Produttore giapponese infatti la "via della One" è, per come la vedo io, un tentativo nuovo (piuttosto ben riuscito, in verità) di offrire una fotocamera performante, flessibile, ad obiettivi intercambiabili (quindi espandibile) ma più facile da usare di una compatta.

E lo si poteva fare solo creando un nuovo prodotto, caratterizzato da una sua nicchia ben definita. Riprendere/diversificare qualcosa di pre-esistente avrebbe portato ad una evoluzione, non ad una ri-voluzione.

E secondo me la "Uno" é rivoluzionaria, a partire dal lato destro superiore del corpo macchina.


Nikon V1, la prova completa 2. Nikon V1: funzioni ed ergonomia, 1a parte 2 


Tre tasti tre.

ON/OFF, Scatto e video. Fine. Sulla parte superiore della macchina, facilmente distinguibili anche solo al tatto, i tre tasti che comandano la V1.

Quello di scatto ha corsa breve ed un primo stop che richiede una minima pressione per attivare l'AF: non sensibile come quello delle reflex pro ma poco ci manca.

Il suo posizionamento è perfetto poiché l'impugnatura non cambia minimamente mentre il pulsante "Record", più piccolo e spostato sulla destra, richiede un movimento del dito indice che varia leggermente la presa per qualche istante.

Tutto a sinistra e con un LED di stato situato poco distante, l' ON/OFF , impossibile da premere casualmente.

Si nota anche il piccolo altoparlante integrato che riproduce il sonoro dei filmati e, ovviamente, beep e segnalazioni.


Nikon V1, la prova completa 2. Nikon V1: funzioni ed ergonomia, 1a parte 3  Nikon V1, la prova completa 2. Nikon V1: funzioni ed ergonomia, 1a parte 4  Nikon V1, la prova completa 2. Nikon V1: funzioni ed ergonomia, 1a parte 5 
L'attacco proprietario per flash esterno è protetto da uno sportelletto rimovibile.


EVF integrato e flash assente.

Proseguiamo la descrizione della parte superiore del corpo macchina iniziando proprio da quest'ultimo aspetto, la mancanza del flash integrato: personalmente avrei preferito una piccola unità flash retrattile ed un classico hot-shoe al di sopra del mirino.

L'attacco per il flash, solo esterno, è invece proprietario, con contatti protetti e situati in fondo alla slitta. Il lampeggiatore SB-N5, realizzato appositamente per la V1, è comunque molto compatto e relativamente leggero  (70 grammi appena).

Con numeri guida di 8,5 a ISO100 e 12 ad ISO200, supporta le funzioni iTTL e sincro su prima e seconda tendina. Inoltre la testa è ruotabile orizzontalmente e verticalmente, quindi garantisce una buona versatilità.

Nikon V1, la prova completa 2. Nikon V1: funzioni ed ergonomia, 1a parte 6 

L' EVF integrato nel corpo è una matrice LCD a colori da 1,44Mdots caratterizzata da tempi di refresh sorprendentemente buoni, ad ulteriore conferma che le ultime generazioni di mirini elettronici si sono evolute immensamente rispetto al passato.

Uscendo la sera, con l'illuminazione pubblica per unica fonte di luce, non ho mai riscontrato scattosità o rallentamenti, nemmeno effettuando dei pan veloci da un lato all'altro.

Solo quando si effettua lo scatto a raffica l'EVF, così come lo schermo posteriore, vengono congelati per qualche frazione di secondo.

Un aspetto che cambierei, ma ne parlo più avanti in "Miglioramenti", è relativo alla sensibilità del sensore che effettua lo switch tra EVF e display.

E a proposito di questo aspetto, noto come il passaggio da LCD a mirino, comporti un'attesa di circa mezzo secondo; presente, sul lato destro dell'EVF, una piccola ghiera per la regolazione diottrica.


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Particolare del tasto funzione "F" e del joystick.Pannello posteriore corpo macchina suddiviso in tre aree principali: joystick, modi fotocamera e jog dial.


Interfaccia ed arrangiamento tasti pannello posteriore.

Sul retro, la V1 è divisa in tre blocchi, col pollice che naturalmente si trova al di sopra di una sorta di piccolo joystick il quale si muove in alto ed in basso e che, per la sua immediatezza di funzionamento, mi ha davvero sorpreso.

In pratica, se la macchina si trova in M/S, consente di cambiare la velocità dell'otturatore, in A di variare l'apertura e, se si preme il tasto F (funzione) a fianco, di navigare il menu e selezionare la voce desiderata. Usando molto la V1 in "M", mi trovo talvolta a dover ruotare la jog-dial posteriore per cambiare i valori di apertura dell'obiettivo e questo mi porta a dover modificare l'impugnatura.

Sotto questo aspetto, a mio modesto avviso, sarebbe utile poter programmare il tasto funzione (F) in modo da farlo operare come switch per il joystik in modo da alternare le funzioni di velocità otturatore/apertura; sarebbe perfetto e non complicherebbe in modo eccessivo i menu di scelta interni.

2+2. Il secondo blocco è costituito da un pad ben conformato e che offre appoggio al pollice e, più sulla destra, da una ghiera che comanda le quattro modalità operative principali della V1 che, in realtà definiriei 2+2: foto , video e due " auto ". Partiamo proprio da queste ultime.

Selezione foto intelligente è una evoluzione del Best Shot Selector introdotto moltissimi anni fa nelle serie CoolPix: me lo ricordo ancora sulla mia snodabile 990.

In pratica la V1 cattura in sequenza ultra-rapida 5 scatti e ne seleziona uno in base a tutta una serie di fattori come ad es. gli occhi chiusi o aperti di una persona.

Gli altri 4 scatti però non vengono eliminati dalla memoria, tant'é vero che quando in play li andate a rivedere, essi vengono rappresentati come una pila di fotografie, un sotto-insieme al quale accedere premendo il tasto "OK" della jog dial.

Entrati in questa sorta di mini-gallery, potete revisionare tutte le esposizioni e premendo nuovamente "OK" sceglierne un'altra al posto di quella selezionata automaticamente per voi dalla macchina.

Istantanea in movimento è invece nient'altro che una mini-clip scattata in qualità HD alla quale la V1 associa una delle quattro tracce audio in memoria, selezionabili attraverso il tasto " F ", montando per voi un filmato ad-hoc della durata di qualche secondo.

Di queste due funzioni, probabilmente ben viste dal mercato consumer, personalmente avrei anche fatto a meno però le esigenze degli utenti possono essere le più disparate, quindi un Produttore che si rispetti deve pur cercare di soddisfarle un po' tutte.

Il lato positivo di tutto questo è la facilità con la quale vi si accede ed il fatto che la loro presenza non penalizza, da un punto di vista dell'ergonomia, le funzioni più avanzate di cui parliamo adesso.


Modalità fotocamera.

P / A / S / M, ci sono ma non si vedono: non essendoci ghiere per il richiamo diretto dei modi fotocamera, è appunto attraverso il tasto "Menu" che essi possono essere richiamati.

Essi sono disponibili tanto per la modalità foto che video, con la differenza che, per quanto riguarda la prima, è presente anche "Auto" la quale, in base alla lettura della scena, determina il tipo di esposizione.

La V1 è ricca di funzioni foto e consente un controllo pressoché totale delle varie impostazioni, a partire dalla possibilità di scegliere la risoluzione, il formato di scrittura (che può essere anche JPEG + RAW), passando per l'applicazione dei Picture Control (Standard, Neutro, Saturo, Mono etc...) e così via.

Questo però è un field test, quindi vi racconto le mie impressioni sul campo, dopo avere utilizzato la macchina per un po' di tempo: per materiale didascalico, vi rimando al manuale utente oppure alle iper-dettagliate recensioni che si trovano in giro, a partire da DPReview.

La mancanza di una ghiera per la selezione dei modi P / A / S / M , come dicevo, un po' mi ha spiazzato, vista la varietà di funzioni offerte dalla V1 e soprattutto considerando il suo IQ, analizzato da pag 4 in poi.

Il fatto di dover navigare, il seppur intuitivo, menu interno, costringe a distaccarsi per qualche secondo dall'azione fotografica: torno a dire che il tasto F, che è posizionato in modo ideale, se fosse un minimo personalizzabile, potrebbe aiutare non poco gli utenti più avanzati.

Mi viene in mente ad es. un mini menù con le funzioni più utilizzate ed immediatamente accessibili. Nulla che a mio avviso non potrebbe magari essere previsto in un aggiornamento al firmware.


Modalità video.

La V1 prevede le risoluzioni HD e FullHD il cui girato è, in condizioni di luce accettabili, davvero di buona qualità (24mbps). Interessanti le opzioni slomo che consentono di girare a 400 e 1200fps: unica grossa limitazione sono durata e risoluzione.

A 400fps la risoluzione si ferma a 600×240 pixel, consentendo di effettuare riprese molto interessanti ma un po' limitate dalla quantità di dettaglio catturata.

A 1200fps l'effetto slow-motion è ancora più accentuato ma 320×120 pixel ne raccomandano l'uso forse per applicazioni particolari. In entrambi i casi, il tempo di registrazione è limitato a 5 secondi.

Per passare dalle modalità HD/FullHD a quelle slomo, il solito tasto "F" consente l'operazione attraverso un menu dedicato.


La potenza (non completamente sfruttata?) dell'EXPEED 3.

In modalità super-high-speed è possibile scattare fino a 60 fps per circa mezzo secondo alla massima risoluzione di 10MPixel, anche in RAW.

In pratica significa che il processore EXPEED 3, qui utilizzato in combinazione con l'imager da 10MPixel prodotto su specifiche Nikon da Aptina, è un mostro.

Per questa ragione non comprendo come mai non siano state estese per es. le funzioni video implementando magari una modalità  HD 720/120p oppure installato un buffer di memoria interno che consentisse slomo più lunghe o ancora previsto un 1080/60p.

Nonostante le considerazioni di cui sopra, non posso fare a meno di pensare alle future generazioni "One": una ipotetica V2 potrebbe tranquillamente avere le feature summenzionate e girare in 4K senza problemi.

In fondo la V1, anche se per circa mezzo secondo solamente, lo fa già a 60p e RAW (!).