3. Metodologia & Piattaforma di Test


Testare le periferiche di memorizzazione in maniera approfondita ed il più possibile obiettiva e corretta non risulta affatto così semplice come ad un esame superficiale potrebbe apparire: le oggettive difficoltà che inevitabilmente si presentano durante lo svolgimento di questi test sono solo la logica conseguenza dell'elevato numero di differenti variabili in gioco.

Appare chiaro come, data la necessità di portare a termine dei test che producano dei risultati quanto più possibile obiettivi, si debba utilizzare una metodologia precisa, ben fruibile e collaudata, in modo da non indurre alcuna minima differenza nello svolgimento di ogni modalità di prova.

L'introduzione anche solo di una trascurabile variabile, all'apparenza poco significativa e involontaria, potrebbe facilmente influire sulla determinazione di risultati anche sensibilmente diversi tra quelli ottenuti in precedenza per unità analoghe.

Per tali ordini di motivi abbiamo deciso di rendere note le singole impostazioni per ogni differente modalità di test eseguito: in questo modo esisteranno maggiori probabilità che le medesime condizioni di prova possano essere più facilmente riproducibili dagli utenti.

Il verificarsi di tutte queste circostanze darà modo di poter restituire delle risultanze il più possibile obiettive e svincolate da particolari impostazioni, tramite le quali portare a termine in maniera più semplice, coerente e soprattutto verificabile, il successivo confronto con altri analoghi dati.

La strada migliore che abbiamo sperimentato per poter avvicinare le nostre prove a quelle percorribili dagli utenti, è stata, quindi, quella di fornire i risultati dei diversi test mettendo in relazione i benchmark più specifici con le soluzioni attualmente più diffuse e, pertanto, di facile reperibilità e di semplice utilizzo.

I software utilizzati per i nostri test e che, come sempre, consigliamo ai nostri lettori di provare, sono:

  • PCMark 8 Professional Edition V. 2.10.901
  • PCMark 10 Professional Edition V. 2.1.2506
  • Anvil's Storage Utilities 1.1.0
  • CrystalDiskMark 7.0.0
  • AS SSD 2.0.7316.34247
  • HD Tune Pro 5.75
  • ATTO Disk benchmark v4.01.0f1
  • IOMeter 1.1.0 RC1

Come ormai consuetudine della nostra redazione, abbiamo ritenuto opportuno comparare graficamente i risultati dei test condotti sul KIOXIA EXCERIA 1TB con quelli effettuati su altri SSD dotati di interfaccia PCIe 3.0 e, per questa occasione, la scelta è ricaduta su un altro componente della famiglia KIOXIA ovvero il modello EXCERIA PLUS 2TB.

Di seguito, la piattaforma su cui sono state eseguite le nostre prove.


Piattaforma Z590
Processore
Intel Core i9-11900K
Scheda Madre
ASUS ROG MAXIMUS XIII EXTREME
RAM
ADATA XPG D60G 3600MHz C14 32GB
Drive di Sistema
Samsung 860 EVO 500GB
SSD in test
KIOXIA EXCERIA 1TB
Scheda Video
ZOTAC GeForce RTX 3080


Software
Sistema Operativo
Windows 10 PRO 64 bit Build 20H2
DirectX
11
Driver
IRST 18.21.2.1034


Poiché questa tipologia di SSD, in particolar modo sotto forte stress, tende a raggiungere temperature abbastanza elevate che possono innescare fenomeni di throttling, abbiamo voluto verificare anche questo particolare aspetto.

Per le misure ci siamo avvalsi del software AIDA64 il quale, essendo interfacciato direttamente con il sensore interno del drive, ci mostra in tempo reale la temperatura del controller.

Come se non bastasse, abbiamo inoltre disattivato le ventole laterali del nostro banchetto che, altrimenti, avrebbero pesantemente condizionato la prova.


Temperature massime rilevate
KIOXIA EXCERIA 1TB 3. Metodologia & Piattaforma di Test 1  KIOXIA EXCERIA 1TB 3. Metodologia & Piattaforma di Test 2 
Idle
Full Load


Con una temperatura ambiente pari a circa 23 °C, quella del KIOXIA EXCERIA 1TB, in condizioni di idle rilevata dal software, si è mantenuta intorno ai 40 °C.

La temperatura massima misurata sotto carico, invece, risulta decisamente più elevata, in particolare in full load dove, dopo aver raggiunto la temperatura di 80 °C, abbiamo attivato la ventilazione al fine di evitare che la stessa raggiungesse valori in grado di produrre danni permanenti al drive.

Si consiglia pertanto di provvedere ad una corretta aerazione del case così da garantire una temperatura massima inferiore ai 60 °C mantenendo inalterate le prestazioni e la durata nel tempo del drive.