7. Overclock


Kingston HyperX Predator 2800MHz 7. Overclock 1 


Prima di passare al test vero e proprio in overclock, abbiamo precedentemente provato ogni configurazione possibile per trovare la combinazione migliore tra la frequenza operativa delle memorie e quella della CPU, in relazione alla piattaforma in uso ed alla tipologia di raffreddamento utilizzata.

I risultati delle prove preliminari hanno stabilito che, utilizzando un tRCD pari a +2, la condizione ideale per ottenere il massimo dal nostro kit di memorie si consegue impostando la frequenza della CPU ad un valore inferiore ai 4400MHz, una tensione d'esercizio massima di VDRAM di 1,75Volt ed un offset sulla VCCSA di +0,23V.


Kingston HyperX Predator 2800MHz 8GB su MSI Z87 Xpower

Kingston HyperX Predator 2800MHz 7. Overclock 2  Kingston HyperX Predator 2800MHz 7. Overclock 3 
Super PI 1.5 Mod. 32M - I5 4670K@4348MHz
Kingston HyperX Predator 2800MHz@2970MHz
12-14-14-32-1T
3DMark - I5 4670K@4348MHz
Kingston HyperX Predator 2800MHz@2970MHz
12-14-14-32-1T


La massima frequenza raggiunta dalle Kingston HyperX Predator 2800MHz in prova è stata di 2970MHz con timings pari a 12-14-14-31 1T in piena stabilità e senza particolari tweaking del BIOS della scheda madre; superata tale soglia, sia incrementando ulteriormente le tensioni che innalzando il valore del CAS, il sistema ha iniziato a mostrare segni di instabilità.


Kingston HyperX Predator 2800MHz 7. Overclock 4 
Super PI 1.5 Mod. 32M - I5 4670K@4299MHz
Kingston HyperX Predator 2800MHz@3000MHz 11-14-13-28-1T


Sfruttando uno dei preset presenti sul BIOS della nostra MSI Z87 Xpower, e precisamente quello relativo a kit di memorie basati su chip Hynix, siamo riusciti a spingere ulteriormente le nostre HyperX Predator fino alla straordinaria frequenza di 3000MHz con CAS 11.

Il preset utilizzato prevede un tRCD pari a +3, una tensione di VDRAM pari a 1,85V ed un offset sulla VCCSA di +0,30V, valori talmente fuori specifica che consigliamo caldamente di utilizzare soltanto per brevi sessioni di benchmark e con sistemi di raffreddamento della CPU molto efficienti, senza tuttavia garantire nulla sull'integrità delle RAM e dell'IMC a fine test.

Nonostante i picchi di tensione VDRAM impiegati in queste prove, i moduli di memoria non hanno mai dato cenni di eccessivo riscaldamento, merito degli efficienti dissipatori di calore utilizzati che svolgono in maniera davvero egregia il proprio compito.