7. Conclusioni

In conclusione: il T20U si è dimostrato un apparecchio molto valido per la sua semplicità di utilizzo e la sua completezza.

Sicuramente il vantaggio che offre in questo  piccolo integrato, è quello di montare un ottimo convertitore on board che lo rende unico nel suo genere e perfetto per impianti entry level di ridotte dimensioni connessi ad un Netbook.

Inserito nella catena principale con una sorgente digitale come un PC  e con Resample a 48 Khz, si comporta egregiamente con quasi tutti i tipi di musica, ove non è necessaria una consistente capacità di erogazione di potenza.

Durante la riproduzione si possono apprezzare la limpidezza del suono e la sua tridimensionalità, sicuramente dovute alla buona circuitazione sviluppata intorno al famoso chip Tripath  TA2020; queste doti unite alle finiture e alla componentistica fanno si che il T20U si cominci ad apprezzare da subito.

Questo tipo di prodotto è indicato sicuramente, come abbiamo anticipato più volte,  per un secondo impianto entry level, per un primo approccio alla musica liquida, se non si è interessati ad un resample a 24 bit e 96 khz, o per utilizzare un ipod, oggetto ormai di culto come sorgente su doc station e amplificarne il segnale.

Un altro fattore che lo rende molto appetibile è il prezzo: 275.00 € iva inclusa, cifra con la quale è quasi impossibile acquistare anche solo un DAC di fascia media.

 

Ringraziamo PlayStereo e Azimuth Audio per il sample messo a disposizione per la recensione.

Votazione Finale