5. Installazione componenti
Nonostante l'IN WIN 509 dovrebbe preferibilmente essere accompagnato da un sistema di raffreddamento a liquido custom, nessuno vieta all'acquirente di utilizzare un semplice All in One come abbiamo fatto noi.
Trattandosi inoltre del modello ROG Edition, abbiamo scelto di montare una scheda madre ASUS Maximus VIII Hero con CPU raffreddata da un Cooler Master Nepton 140 XL, 16GB di memorie DDR4 G.Skill Trident Z, una scheda video NVIDIA GTX Titan X, un SSD Corsair Neutron XTi, un Hard Disk da 3,5" ed un alimentatore Corsair RM650X dotato di cavi rossi in tema.
Ovviamente, data la totale assenza di ventole, abbiamo pensato di aggiungerne due da 120mm sul frontale ed una da 140mm sul retro.
Il posizionamento della mainboard e delle RAM è stato estremamente semplice, dato che l'ampio spazio a disposizione consente di muoversi liberamente anche con modelli in formato E-ATX.
Pur dichiarando la possibilità di installare radiatori da 140/120mm sul retro, IN WIN non ha fatto i conti con lo spessore degli stessi: la parte alta del telaio rosso risulta parzialmente d'intralcio e permette l'utilizzo di radiatori slim, pertanto, nel nostro caso, abbiamo posizionato il Nepton 140 XL sul frontale.
 Â |  Â |
L'installazione dei drive da 3,5" è tool-less e, a tale scopo, abbiamo utilizzato le slitte del modulo EZ-Swap così da contenere il numero di cavi sul retro.
Per poter fissare i drive da 2,5" è invece necessario l'utilizzo di un cacciavite e per l'installazione del nostro Neutron XTi abbiamo scelto la zona anteriore bassa in modo da intaccare il meno possibile il flusso d'aria e, allo stesso tempo, effettuare un cablaggio più pulito.
Nessun problema per quanto concerne la nostra Titan X: ricordiamo, infatti, che la lunghezza massima delle schede video supportata dal case ammonta a 370mm.
Trattandosi di un modello reference, dotato quindi di un dissipatore abbastanza leggero, non è stato necessario utilizzare i GPU Holder in dotazione.
Un alimentatore completamente modulare come quello da noi usato può risultare la scelta migliore se si decidesse di non spostare il cestello inferiore che, nel nostro caso, ha inoltre permesso di nascondere in modo ancor più efficace i cavi.
 Â |  Â |
L'organizzazione del cablaggio è stata tutto sommato molto semplice: sebbene i 16mm di spazio a disposizione sul retro del piatto mainboard siano "risicati" per configurazioni di fascia alta o per chi volesse utilizzare delle prolunghe, lo strategico posizionamento delle asole passacavo ci ha consentito di ottenere un risultato più che soddisfacente.
 Â | |
 Â |  Â |
Ad assemblaggio ultimato possiamo notare come non siano visibili cavi in eccesso, a testimonianza di una disposizione degli spazi interni molto ben studiata da parte dei progettisti IN WIN.
Rimontata la finestra in vetro temperato l'interno sarà quasi completamente oscurato ma, a computer acceso, i giochi di luce creati dai loghi luminosi creeranno effetti molto interessanti che diventeranno ancor più accattivanti in caso si utilizzino strisce e ventole LED.
Il logo frontale, qualora non si utilizzasse una scheda madre con tecnologia ASUS Aura, potrà essere alimentato tramite l'adattatore SATA in dotazione. ma non permetterà la modifica del colore dei LED che, quindi, si illumineranno solo di rosso.
