4. Test di stabilitÃ
In questa sessione di test andremo a valutare la stabilità delle memorie con la frequenza ed i timings dichiarati dal produttore.
Utilizzando un processore Intel Haswell non abbiamo la limitazione imposta dai precedenti Ivy Bridge, potendo, quindi, tranquillamente applicare una tensione operativa pari a 1,65V.
Le HyperX Savage 2400MHz sono dotate di profili XMP che consigliamo caldamente di usare per semplificare tutte le operazioni di configurazione.
Nel caso si dovesse verificare un mancato avvio del sistema, è possibile far funzionare i moduli con la seguente impostazione manuale: CAS 11, tRCD 13, tRP 14, tRAS 32, tRC 54, tRFC 312, tRRD 7, tWR 18, tWTR 9, tRTP 9, tFAW 36, tWCL 10.
Per eseguire i benchmark abbiamo regolato il nostro sistema con un valore di BCLK di 100MHz e impostato il divisore delle RAM a 1:9 (RAM @2400MHz).
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Test di stabilità a 2400MHz 11-13-14-32 2T @ 1,65V |
Come potete osservare dagli screenshot soprastanti, siamo riusciti a trovare la stabilità con timings, frequenze e tensioni previste dal costruttore.
Successivamente, abbiamo modificato il valore del Command Rate da 2T a 1T per valutare ulteriormente le qualità delle memorie a parità di impostazioni ed il relativo impatto in termini di performance.
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Test di stabilità a 2400MHz 11-13-14-32 1T @ 1,65V |
Anche con il valore del Command Rate impostato in modo più aggressivo le memorie non hanno presentato il minimo cenno di errore, risultando assolutamente stabili in entrambi i test; l'aumento prestazionale nel 3DMark Fire Strike risulta trascurabile, cosa abbastanza normale dato che si tratta di un test che utilizza in modo predominante l'acceleratore grafico del computer.
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Larghezza di banda memoria 2T | Larghezza di banda memoria 1T |
Per avere un quadro migliore riguardo ai benefici che può apportare un setting più aggressivo delle memorie, abbiamo svolto i test di banda in entrambe le condizioni.
Passando da CR2 a CR1 abbiamo rilevato, tramite il software AIDA64, un aumento medio in lettura di circa 90 MB/s ed un abbassamento della latenza pari a 0,8ns; più corposo è stato l'aumento della larghezza di banda misurato con SiSoft Sandra 2014, restituendo un valore superiore di 186 MB/s.
Infine, ritenendo che le tensioni applicate dal profilo XMP siano quantomeno abbondanti, abbiamo provato a testare la stabilità del sistema impostando un VCCSA pari a 1,20V e un VDIMM pari a 1,57V.
In tal modo si avrà la conferma di una piena compatibilità con le piattaforme Ivy Bridge e, non ultimo, il vantaggio di minori consumi e minore emissione di calore da smaltire.
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Test di stabilità a 2400MHz 11-13-14-32 2T @ 1,57V VCCSA 1,20V |
Come testimoniano i nostri screen, il sistema si è rivelato completamente stabile anche dopo aver apportato le variazioni di tensione sopra menzionate, a conferma che questi moduli possono operare con le frequenze di targa anche su piattaforme Z77 e X79.