5. Prova sul campo


HyperX Cloud Orbit S 5. Prova sul campo 1 


Arrivati a questo punto non ci resta che mettere alla prova le Cloud Orbit S così da valutarne ergonomia e resa audio, con un occhio particolare, come sempre, alle prestazioni in gioco.


Ergonomia

Durante le nostre lunghe sessioni di gioco le Orbit S sono risultate decisamente comode, merito di un'ergonomia semplice ma ben studiata ed un peso perfettamente distribuito.

La vestibilità è ottima, ma alcuni utenti, soprattutto nelle prime ore di utilizzo, potrebbero trovare la forza di serraggio dell'archetto leggermente elevata.

La qualità dei cuscinetti è indiscutibile, sono estremamente morbidi e offrono un elevato livello di isolamento acustico dai rumori esterni, anche se avremmo preferito vedere in bundle un set alternativo con rivestimento in tessuto, considerata soprattutto la fascia di prezzo che compete a queste cuffie.


HyperX Cloud Orbit S 5. Prova sul campo 2 


Abbiamo trovato molto intelligente, poi, il posizionamento di tutti i controlli sul padiglione sinistro, poiché in questo modo non dovremo distogliere mai la mano da mouse e ciò torna indubbiamente utile, specie quando stiamo giocando.


Ascolto

Senza girarci troppo in torno, in fatto di qualità audio le Cloud Orbit S sono di un'altra categoria rispetto a qualsiasi altra cuffia gaming presente attualmente sul mercato, anche perché, come già detto, dietro alla loro produzione c'è un'azienda di successo nel campo dell'alta fedeltà.

In modalità Hi-Res i due driver targati Audeze sfoggiano una resa a tutte le frequenza davvero eccezionale, con un dettaglio elevatissimo ed un'estensione di volume, collegate via USB, davvero notevole.

Non c'è genere musicale dove le Orbit S non ci abbiano sorpreso in positivo ed anche con il volume impostato al massimo l'audio rimane preciso e cristallino, senza la minima distorsione.

Ciò che forse colpisce di più di queste cuffie sono i bassi, ben presenti, ma "super controllati", aspetto che ha un risvolto molto positivo anche in ambito gaming.


Gaming

Passando al gaming, le Cloud Orbit S sono semplicemente fenomenali!

La fedeltà con cui i driver magnetici planari Audeze sono in grado di riprodurre ciascun suono è davvero sopra le righe, soprattutto il rumore generato da spari ed esplosioni non è mai stato così convincente e coinvolgente.

Ma il loro vero punto di forza, a nostro avviso, sta nell'audio posizionale che sono in grado di offrire.

Una volta attivata la modalità audio 3D, la scena sonora si estende in modo consistente, il suono diventa molto "wide" con un soundstage in grado di competere quasi con cuffie di tipo "open back".


HyperX Cloud Orbit S 5. Prova sul campo 3 


Le abbiamo provate sia con Battlefield 1 che con Battlefield V e, in entrambi i casi, il risultato migliore, secondo noi, si ottiene combinando la modalità 3D con il surround 7.1.

Possiamo dirvi, senza timore di smentita, che fino ad ora non abbiamo mai provato virtualizzazioni surround in grado di restituire le stesse sensazioni.

Sembra, in altre parole, di essere fisicamente all'interno del campo di battaglia, l'audio risulta davvero tridimensionale con una distinzione netta anche dei suoni che provengono dall'alto e dal basso.

Ma la cosa fantastica è che ciò non va a sacrificare in alcun modo la qualità audio: anche in modalità 7.1 le cuffie suonano in gioco splendidamente e questo porta ad un livello di immersività senza precedenti.

Parlando di gaming vi consigliamo quindi vivamente di sfruttare il surround 7.1 che, è bene ricordarlo, non è disponibile su PlayStation 4 e Nintendo Switch.

La tecnologia head tracking funziona perfettamente, nel senso che offre esattamente quanto promette, ma il problema è la sua vera utilità poi all'atto pratico, quando ci ritroviamo a giocare di fronte ad un monitor.

Come già spiegato nel precedente capitolo, in questi casi tutta l'attenzione è rivolta al centro dello schermo e difficilmente saremo portati a muovere la testa lasciando modo a questa funzionalità di esprimersi.

La questione potrebbe essere invece del tutto diversa se parliamo di realtà virtuale, contesto nel quale, però, non abbiamo avuto modo di provare le Orbit S.

Le funzionalità di controllo gestuale, sempre reso possibile dai sensori di movimento presenti all'intero delle cuffie, risultano invece interessanti in molteplici scenari.


HyperX Cloud Orbit S 5. Prova sul campo 4 


Su PlayerUnknown's Battlegrounds e Tom Clancy's Rainbow Six Siege, ad esempio, abbiamo associato ad una piccola inclinazione della tasta, a destra e sinistra, il comando "lean" nelle due rispettive direzioni, liberando in questo modo i tasti Q ed E della tastiera ai quali poi abbiamo assegnato altre funzioni.

Ovviamente, per i videogiocatori più hardcore quest'ultima potrà risultare una caratteristica superflua, ma è comunque una possibilità in più.


Microfono

Il microfono delle Orbit S svolge un ottimo lavoro, ma occorre fare attenzione a tenerlo piuttosto vicino alla bocca, altrimenti l'intensità della voce, anche con il guadagno al massimo, cala notevolmente ma, ciò detto, quest'ultima risulta molto pulita e naturale, con un livello di compressione decisamente basso nonostante la cancellazione attiva dei rumori di fondo.

Nel complesso, dunque, ci ha soddisfatto e, a nostro avviso, è perfettamente in linea con quanto sia lecito attendersi su un headset di fascia alta.