3. Viste da vicino - Parte Seconda
Nella parte inferiore del padiglione sinistro sono situati il LED di stato, il pulsante di accensione, il tasto mute, il connettore di ricarica USB-C e l'innesto sagomato del microfono.
Il volume è invece regolabile tramite una rotellina collocata sotto al padiglione destro.
Come già anticipato, sulle Cloud II Wireless non è presente alcuna porta dedicata alle connessioni analogiche.
Non è presente alcun tasto macro, né è possibile riprogrammare quelli esistenti tramite software, che dispongono di alcune funzionalità essenziali presenti sul manuale ed elencate di seguito.
| Funzione | Azione |
| Power on/off | Â Pressione tasto di accensione per 3 secondi |
| Modalità Surround Virtuale 7.1 | Singola pressione tasto di accensione |
| Microfono on/off | Singola pressione tasto mute |
| Monitoring Microfono | Â Pressione tasto mute per 3 secondi |
Per quanto invece concerne il LED di stato, sono presenti cinque differenti segnali luminosi di cui citiamo solo i tre diversi indicatori di livello della batteria, rispettivamente, 90-100% verde fisso, 15-90% verde lampeggiante, <15% lampeggiante rosso.
Purtroppo, però, la collocazione del LED lo rende del tutto inutile mentre si indossano le cuffie.
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Lungo l'asta del microfono troviamo un secondo LED di stato, atto solo a indicare se il microfono è attivo oppure no.
Citiamo rapidamente in questa sezione la modalità "Monitoring", che consente essenzialmente di ascoltare indietro la propria voce per auto-regolarsi sul proprio volume, decisamente utile visto l'elevato isolamento offerto da queste cuffie, con cui si rischia davvero di urlare senza rendersene conto a discapito dei propri compagni di squadra in chiamata.
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Rimuovendo i cuscinetti auricolari, scopriamo un sottile strato di materiale espanso che nasconde il medesimo driver da 53mm presente sul modello originale, adattato alle tecnicità della connettività wireless in modo da non alterarne le caratteristiche di cui, però, parleremo meglio nella nostra prova sul campo.
Come unica nota avremmo preferito trovare un secondo paio di cuscinetti in tessuto all'interno della confezione che, se non altro, considerata l'enorme popolarità della serie, possono facilmente essere acquistati a parte.
Citiamo, infine, il cavo di ricarica per il quale HyperX ha adottato giustamente lo standard USB-C, ma che risulta lungo solo 50cm, rendendo impossibile la ricarica durante l'utilizzo, anche sfruttando la pass-through di una tastiera.
Non riusciamo a capacitarci di un errore così banale, considerato che la concorrenza mette in confezione cavi sino a 2m così da raggiungere anche porte USB abbastanza distanti.
Insomma, se al risveglio vi attende una lunga sessione di gioco, assicuratevi di aver messo in carica il vostro headset o, più semplicemente, acquistate un cavo di ricarica USB-C più lungo.
