5. Prova sul campo


Per testare le HyperX Cloud abbiamo utilizzato una serie di tracce audio FLAC e MP3, il solito Counter Strike: Global Offensive ed un ottimo racing arcade come GRID 2, affidandoci ad una scheda audio ASUS Xonar DS.


Ascolto multimediale

HyperX Cloud Gaming Headset 5. Prova sul campo 1  HyperX Cloud Gaming Headset 5. Prova sul campo 2 


Data la presenza di driver cosi imponenti a disposizione, eravamo molto curiosi di verificare la qualità di ascolto in un ambito diverso dal gaming.

Ebbene, siamo rimasti piacevolmente colpiti da una sonorità neutrale, senza la solita evidente impronta cupa e bass-oriented tipica dei driver di qualità scadente, purtroppo spesso implementati in molte cuffie gaming.

Non c'è stata necessità di intervenire sull'equalizzazione in modo particolare per l'ascolto, effettuando un leggero guadagno sulla banda 4/8K per migliorare un po' la spazialità del nostro sistema.

La voce di Adele ha fatto da banco di prova nella ricerca di alti puliti che, in effetti, abbiamo riscontrato con molto piacere grazie ad una sonorità molto naturale a tutte le frequenze.

Anche con la chitarra elettrica e le scene complesse le Cloud esprimono una buona ricchezza di dettagli.

Nel complesso è un suono che si può definire neutrale, magari non eccezionalmente corposo ma non è il caso di essere così severi e pignoli, considerando la fascia di prezzo.

Come già anticipato, l'inserimento di differenti imbottiture, feltro o pelle, può introdurre qualche differenza a livello di suono.

Fra i due modelli, quello in pelle consente il miglior isolamento e dà corpo alle frequenze medio basse e per questo lo preferiamo alla variante in tessuto, che comunque ha le sue peculiarità interessanti.

Ad ogni modo, rimane all'utente scegliere quale preferire, anche in forza delle proprie abitudini di ascolto e della personale sensibilità.

Abbiamo inoltre utilizzato le cuffie per l'ascolto di film con audio in alta qualità, come il recente Transformers 3 e Cloud Atlas (2012), oltre che di qualche serie TV.

Non c'è altro da aggiungere alla nostra descrizione sul sonoro riprodotto nell'ascolto della musica: siamo a livelli veramente alti, almeno per i parametri di un headset gaming.

In alcuni casi può mancare l'esperienza di un sistema multicanale, specie per i film di azione e fantascienza ricchi di particolari effetti speciali, ma le Cloud si fanno comunque apprezzare per la comodità, il peso e la possibilità di non disturbare i coinquilini.


Gaming

Quando procediamo al test in ambito gaming, siamo soliti cercare un buona percezione sulla provenienza dei suoni e una certa relativa analiticità, ovvero la capacità del driver di distinguere maggiormente frequenze diverse e definirle.

Certamente alcuni tra voi potrebbero preferire la potenza di un headset spiccatamente bass-oriented o multicanale, ma le Cloud sono in grado di offrire quel suono bilanciato e non distorto che, spesso, non si può apprezzare su questo tipo di prodotti.

Spostandoci su un titolo più competitivo, abbiamo scelto Counter Strike: Global Offensive per disputare qualche partita in disinnesco 5on5.

Alti cristallini e dettagli con i fiocchi: per una volta l'apposizione "pro gaming" sulla scatola non è una questione di marketing.

Sfortunatamente non abbiamo avuto il tempo necessario (varie settimane di match) per affinare nel dettaglio l'equalizzazione, ma possiamo ritenerci soddisfatti dei primi risultati ottenuti nel cercare di ottenere il massimo della risoluzione tra passi lontani e vicini.

Complementare alla prestazione sonora, c'è sicuramente la vestibilità e la comodità, altri due campi in cui queste leggere cuffie dimostrano di avere le carte in regola.

La pressione ai lati della testa è accettabile, con l'orecchio che trova tanto spazio all'interno del padiglione da non risultare dolorante dopo svariate ore di utilizzo.

Abbiamo testato le Cloud per molte ore di fila, passando dall'utilizzo gaming all'ascolto di musica, in mobilità o come semplice "isolatore" per i disturbi esterni: il test si può dire superato a pieni voti.

Tuttavia, e questa è l'unica nota dolente, l'isolamento del microfono (e dei suoi cablaggi interni alle cuffie) non è ottimale.

Abbiamo infatti incontrato un problema di diafonia con l'uso della preamplificazione microfono della nostra sorgente audio Xonar DS.

La diafonia, o crosstalk, è un fenomeno per il quale parte del segnale audio si trasmette per induzione da un cavo ad un altro: nel nostro caso, tutto il sonoro attualmente riprodotto sui driver viene trasmesso in modo attenuato attraverso il microfono a tutte le persone in ascolto con programmi VoIP, quali ad esempio TeamSpeak e Skype.

Tale problema è assente con la preamplificazione disattivata o impostata su livelli poco aggressivi, ma siamo certi che Kingston avrebbe potuto pretendere la risoluzione di questo problema (già noto sulle QH-90) prima della commercializzazione.

Senza amplificazione, però, il volume del microfono risulta appena accettabile per i nostri parametri, ma laddove la vostra scheda audio offra un'amplificazione regolabile, il problema può essere aggirato.