4. Prova sul campo
Arrivati a questo punto non ci resta che mettere alla prova le nuove cuffie targate HyperX così da valutarne ergonomia e resa audio, con un occhio particolare, come sempre, alle prestazioni in gioco.
Ergonomia
Parlando di ergonomia, trattandosi di cuffie dall'identico design, non possiamo che ribadire quanto di buono detto sulle precedenti sorelle stereo: a livello di comfort le Cloud Alpha S rappresentano una delle soluzioni migliori che attualmente ha da offrire il mercato degli headset gaming.
La pressione esercitata dai due padiglioni è ben bilanciata e le cuffie risultano salde in testa senza farsi sentire, merito anche del peso contenuto che, ricordiamo, supera di poco i 300g.
I cuscinetti rivestiti in pelle sintetica offrono adesso una migliore vestibilità e aderiscono perfettamente nella zona attorno all'orecchio garantendo un isolamento dai rumori esterni molto elevato.
La qualità costruttiva, poi, è ineccepibile ... il frame in alluminio, molto flessibile, dona grande elasticità a tutta la struttura e anche i padiglioni restituiscono al tatto una inequivocabile sensazione di solidità e robustezza.
Ascolto
Per quanto concerne la resa sonora, l'esperienza d'ascolto è in buona parte molto simile a quella che si ha con le originali Cloud Alpha, anche se i due "bass-slider" giocano un ruolo meno marginale di quanto si possa pensare.
Le Alpha S vanno intese come cuffie prettamente plug-and-play, in quanto sono pensate per essere utilizzate in accoppiata con la scheda audio USB fornita in bundle che, non essendo (purtroppo) corredata da alcun tipo di software, non permette di mettere mano all'equalizzazione.
L'unico intervento possibile è quello relativo alla basse frequenze tramite, appunto, i due slider presenti sui padiglioni auricolari.
Questa semplice regolazione ha ad ogni modo un impatto tangibile sulla risposta dei bassi, che diventano decisamente più profondi ed incisivi, soprattutto quando il cursore è completamente aperto dando luogo ad un suono ancora più caldo e corposo di quello che caratterizza di base il modello non "S".
Quest'ultima considerazione è il frutto di un confronto diretto che abbiamo effettuato tra le normali Cloud Alpha ed la versione S con slider tutto aperto, entrambe collegate alla scheda audio USB.
Detto ciò, le Cloud Alpha S rimangono di base delle cuffie ben bilanciate con un livello di dettaglio in generale sorprendente per la fascia di apparteneza in virtù dell'ottimo lavoro svolto dalla doppia camera di risonanza, che garantisce in modo evidente una separazione delle basse frequenze da quelle medie.
Gaming
Passando al gaming, le Cloud Alpha S si comportano alla grande in ogni tipo di contesto, che si tratti di un titolo di simulazione automobilistica o di uno sparatutto multiplayer, offrendo un suono pieno ed avvolgente, capace di far calare pienamanete nella parte l'utente.
In questo caso ci siamo focalizzati maggiormente sulle funzionalità introdotte dalla scheda audio USB, essendo quest'ultima l'elemento chiave che distingue il modello "S" rispetto alle normali Cloud Alpha.
In particolare abbiamo passato diverse ora a testare la virtualizzazione surround 7.1, sulla quale siamo sempre un po' critici perché, il più delle volte, tali soluzioni, nel tentativo di andare a migliorare il soundstage, vanno in realtà a snaturare drasticamente l'audio di gioco.
Anche in questo caso la "manipolazione" effettuata dal DSP (digital signal processor) ha un impatto notevole su ciò che arriva alle nostre orecchie, ma il risultato finale, nel complesso, non ci è affatto dispiaciuto.
Segnaliamo, ai più frettolosi, che HyperX mette a disposizione due aggiornamenti firmware, rev. 4101, 4103, scaricabili da questo indirizzo, che corrispondono a due differenti profili di equalizzazione per l'audio 7.1, ovvero EQ 1 ed EQ 2.
Il primo è ottimizzato per i titoli FPS e pone maggiormente l'accento sui bassi per dare ancora più enfasi a spari ed esplosioni, mentre il secondo punta ad offrire un'esperienza d'ascolto "più ampia" ed è caratterizzato da una curva più lineare con degli alti più pronunciati.
Dalle prove che abbiamo condotto ad esempio su Battlefield V e Call of Duty: Modern Warfare, una volta attivato il 7.1 (utilizzando il profilo EQ1) appare fin da subito evidente la sensazione di un audio meno "ravvicinato", ma che rimane ad ogni modo piuttosto godibile, senza palesi distorsioni e privo di quell'eccessivo riverbero che spesso caratterizza queste emulazioni.
Anche se i giocatori più "hardcore", parlando sempre di sparatutto competitivi, prediligono la classica modalità stereo, non possiamo negare che il 7.1 vada ad aumentare il tasso di spettacolarità di molte azioni rendendo il gameplay (se non altro) più divertente.
Passando ai titoli single player siamo rimasti abbastanza colpiti di come il 7.1 sia stato in grado di valorizzare il fantastico comparto audio di Red Dead Redemption 2.
Camminando per le strade di Valentine, ad esempio, si può apprezzare la bellissima atmosfera ricreata dal surround, che da maggior vigore a tutti i suoni che popolano la cittadina rendendo il gameplay ancora più immersivo e coinvolgente.
Certo, si tratta indubbiamente anche di gusto personale e qualcuno potrebbe pensarla diversamente, ma ci tenevamo comunque a sottolineare come questa emulazione ci abbia convinto di più di quella presente su altri headset che abbiamo avuto modo di provare nell'ultimo periodo.
Microfono
Si conferma di ottima qualità anche il microfono integrato: la riproduzione del parlato è molto buona ed il risultato finale, se si fa un paragone con le varie soluzioni integrate nelle cuffie da gioco, è senza dubbio sopra alla media.
Da non sottovalutare, poi, l'efficace cancellazione attiva del rumore, utile soprattutto in campo eSport, dove spesso ci si trova a disputare i vari tornei in ambienti affollati e chiassosi.
Inoltre, tenendo premuto per qualche secondo il pulsante per mutare il microfono sarà possibile attivare il "sidetone" e sentire chiaramente la propria voce in cuffia.